TESTO Commento su Luca 10,38-42
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Martedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (06/10/2009)
Vangelo: Lc 10,38-42

38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Marta e Maria sono le due dimensioni di ogni sana vita spirituale. In noi ci dev'essere Marta, con la sua voglia di mettersi al servizio del fratello, con la sua concretezza amorevole, col suo desiderio di rendersi utile. E ci dev'essere Maria, col suo desiderio di ascoltare lungamente il Maestro, di adorarlo, di accoglierlo. Non esiste Marta senza Maria e Maria senza Marta. Un servizio che non affondi le sue radici nella preghiera e nella contemplazione rischia di essere sterile e auto-celebrativo. Una preghiera che non diventi amorevole servizio è chiusa in se stessa e lontana da Dio. L'ascolto e il servizio, la stola e il grembiule, la corona del rosario e la pala, questi sono i due binari che ci danno equilibrio nella vita interiore. Prevedete sempre un tempo di preghiera quotidiana, anche minimo. Se potete, trovate un luogo dove svolgere volontariato o come tale vivete i tanti impegni di servizio famigliare che vivete. E facciamo delle nostre case delle nuove "Betania" dove il Signore sa che è accolto e ascoltato, facciamo delle nostre vite e delle nostre famiglie dei luoghi di accoglienza per il Signore. Gesù desidera fortemente essere accolto, riempire la nostra vita con la sua discreta presenza!