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TESTO Commento su Matteo 20,20-28

Paolo Curtaz  

S. Giacomo apostolo (25/07/2009)

Vangelo: Mt 20,20-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 20,20-28

20Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». 22Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». 23Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».

24Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. 25Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. 26Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore 27e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. 28Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Prega con noi, oggi, Giacomo il maggiore, figlio di Zebedeo e di Maria Salome, fratello di Giovanni l'evangelista, nato a Betsaida, divenne uno dei principali confidenti di Gesù, assieme a suo fratello e a Pietro.

È detto "il maggiore" per distinguerlo dall'altro apostolo che sarà capo della comunità cristiana di Gerusalemme. Gesù lo ha voluto con sé nei momenti più delicati della sua missione: in alcuni dei principali miracoli, al Tabor, nella preghiera al Getsemani. Pescatore di Betsaida, fratello del più mistico Giovanni, doveva avere un bel caratterino, se nel gruppo dei dodici era soprannominato, assieme a suo fratello, boanerghes, figlio del tuono! Sarà il primo degli apostoli ad essere martirizzato, sotto Erode Agrippa, intorno al 43/44. Secondo la tradizione, le sue spoglie, traslate, furono ritrovate nell'epoca di Carlomagno e, in seguito, deposte a Compostela nella basilica costruita nel 1075. Luogo di pellegrinaggio fra i più famosi al mondo (non scordiamoci che Gerusalemme per un lungo periodo fu inaccessibile!), Compostela è tornata ad essere, in questi tempi, meta di pellegrinaggi, specialmente per i più giovani, che hanno riscoperto che la vita e la fede sono un percorso. E questo ci ricordi Giacomo, oggi: egli che ha avuto la fortuna di vivere una parte della sua vita nella profonda intimità con Cristo e che ha pagato con la vita la sua fedeltà, ci aiuti nel pellegrinaggio terreno che ci porta verso il Maestro.

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