TESTO Commento su Luca 21,34-36
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
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Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (29/11/2008)
Vangelo: Lc 21,34-36
Per leggere i segni dei tempi, per attendere il Maestro e il suo ritorno nella gloria, abbiamo urgente bisogno di vegliare, di vigilare, di stare attenti, desti, pronti. Se il nostro cuore si appesantisce, non siamo più in grado di riconoscere la sua presenza, di leggere la sua dolce presenza nei nostri cuori. La dimenticanza è la grande tentazione del nostro tempo: pieni di buoni propositi e di necessità, fatichiamo nel trovare lucidità e tempo, pacatezza e voglia di dedicare del tempo all'interiorità, alla spiritualità. Gesù ci ammonisce a non dormire, parla di dissipazioni e ubriachezze che ci fanno cadere nella dimenticanza, la grande tentazione a cui reagire con la quieta preghiera e la meditazione della Parola di Dio. Dissipazioni, cioè lo spreco del tempo, l'ossessione dell'organizzazione della vita o del benessere, cioè un gettare via le energie che, in verità, a ben altro ci dovrebbero servire... Ubriachezze, cioè l'intontimento generale che ci provoca il rumore, la tensione sul lavoro, un errato e acritico approccio alle proposte di questo mondo. Siamo desti, amici, che il Signore ci trovi quando passerà a bussare alla nostra porta. Così si conclude il nostro anno liturgico, Matteo, il pubblicano divenuto discepolo, ci ha accompagnato in questo anno, Sarà ora Marco, discepolo di Pietro, a presentarci il volto misericordioso di Gesù. Buon anno nuovo con l'inizio dell'avvento!