PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Matteo 16,24-28

Paolo Curtaz  

Venerdì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (08/08/2008)

Vangelo: Mt 16,24-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Parola potente, parola inquietante, parola incompresa è quella che illumina la nostra giornata. Gesù chiede ai suoi discepoli di prendere la croce e di seguirlo, di salire con lui sul Golgota, di gettare il cuore oltre l'ostacolo, di amare fino a morire, se necessario. Parola incompresa perché troppo spesso crediamo che Dio manda le croci e le sofferenze, quando Gesù, invece, ci svela che Dio non ama la sofferenza e che, se avesse potuto, avrebbe volentieri evitato la croce. Distinguiamo bene la nostra croce, allora: la croce, spesso, ce la infliggono gli altri o noi stessi e i nostri ragionamenti contorti. Conosco persone, gli altri, non voi, che ogni mattina piallano e carteggiano la propria croce. No, Gesù non vuole un popolo di doloranti, ma di discepoli disposti ad amare anche a costo di soffrire. Animo, amici crocifissi ad un letto di dolore: la vostra pena è assunta da Dio e, misteriosamente, salva il mondo. Animo, discepoli del Signore, siamo pronti a portare con leggerezza le inevitabili difficoltà della vita, avendo cura di evitare, invece, le difficoltà evitabili. Vale la pena di credere, di osare tutto, di esagerare, dice il Signore, vale la pena di perdere tutto per incontrare l'Assoluto. È il proclama presuntuoso di un fanatico religioso o la sfida alle nostre piccole certezze da parte di Dio?

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (54002 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: