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TESTO Commento su Giovanni 14,1-12

Paolo Curtaz  

V Domenica di Pasqua (Anno A) (20/04/2008)

Vangelo: Gv 14,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via».

5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

Gesù ha una missione da compiere: dire com'è fatto Dio, cosa vive, cosa pensa, come agisce. La sua predicazione e la sua vita ruotano intorno a questo compito che egli assolve fino alla fine, fino a morirne.

Gesù, che celebriamo Risorto e Signore, Gesù che scopriamo essere più di un Maestro, più di un Profeta, ci svela il volto di Dio. Gesù ne parla con autorevolezza perché lui, in quel volto ci si specchia, ne parla con stupore perché, ora che è uomo, vede dal di fuori il volto del Padre e ci rassicura: poiché Dio è padre e madre, non dobbiamo temere nulla, non dobbiamo lasciare la paura inquinare la nostra vita. La prima comunità matura questa verità sconcertante: Gesù è la presenza stessa di Dio, il figlio di Dio venuto per raccontare agli uomini chi è veramente Dio Padre. E questo perché quasi duemila anni di alleanza con un popolo, Israele, non erano bastati perché l'uomo, finalmente, si allontanasse da tutte le rappresentazioni superstiziose di Dio e potesse, senza più errori, conoscere nel profondo, in intimità, il volto del Padre. In questi quindici faticosi anni di servizio al Vangelo ho scoperto una verità banale e sconcertante: ogni uomo ha un'idea spontanea, naturale, di Dio, ma l'immagine spontanea, inconscia che abbiamo di Dio è, mediamente, orribile. È l'idea di un onnipotente egoista, bastante a se stesso, misterioso e scostante, irritabile e incomprensibile, da tenere buono, un Dio che ignora la sofferenza, che permette la morte degli innocenti. Gesù è venuto a cambiare radicalmente e definitivamente questa idea di Dio per avelarci il suo vero volto: chi vede lui ha visto il Padre...

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