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TESTO Commento su Matteo 1,1-16.18-23 (forma breve: Matteo 1,18-23)

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Natività della Beata Vergine Maria (08/09/2010)

Vangelo: Mt 1,1-16.18-23 (forma breve: Mt 1,18-23) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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Non capisco la citazione di Mt 1,1-16.18-23(formabreve:mt1,18-23

Dalla Parola del giorno

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide figlio di Abramo.

Come vivere questa Parola?

Un arido e monotono elenco di nomi apre il vangelo, cioè il lieto annuncio, di Matteo. Quale bella notizia si può trarre da un registro anagrafico? Eppure in queste scarne righe è il messaggio più sconvolgente: Dio ha visitato la nostra storia non come ospite di passaggio ma facendosi carne della nostra carne. È lo scandaloso mistero dell'incarnazione, di fronte al quale la superbia umana tende a ricalcitrare. L'uomo vuole farsi Dio: è la tentazione che puntualmente insidia le varie generazioni, assumendo di volta in volta un aspetto diverso. Sarà la tentazione adamica, sarà quella della torre di Babele, o anche quella del potere politico economico tecnologico e, perché no, religioso. Nulla, neppure ciò che vi è di più nobile e di più santo, va esente dal rischio di venire distorto dall'ambizione e dall'egoismo umano. Quel sibillino "sarete dei" percorre ancora le nostre strade, insinuandosi subdolamente nei cuori e devastandoli.

È quanto urgeva debellare per restituire l'uomo alla sua vera dignità e grandezza. Ed ecco questo spoglio elenco in cui si intrecciano grandezza e miseria, vero specchio dell'umanità, venire a infliggere il colpo decisivo alla radice infetta. Sì, Gesù Cristo "pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l'essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini" (Fil 2,6-7). E proprio grazie a questo suo svuotamento "noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia" (Gv 1,16).

L'ultimo anello di questa catena non Maria, come ci si attenderebbe, ma Giuseppe. Anche sua madre è associata al mistero di annientamento a cui egli si è assoggettato: è una che non conta agli occhi degli uomini. Eppure nessuna creatura ne uguaglia la grandezza, tanto più luminosa quanto più umile e nascosta.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò accanto a Maria chiedendole di immergermi nella sua umiltà e piccolezza che le ha permesso di farsi spazio per Dio.

Donami, Maria, di accogliere la mia povertà nella gioiosa certezza che essa è visitata da Dio.

La voce di una carmelitana

Se vogliamo cogliere il Fiore benedetto dobbiamo arrivare al ramo che Lo porta, che è il seno verginale di Maria.
Madre Maria Candida dell'Eucaristia

 

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