PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Guide alpine

Paolo Curtaz  

Assunzione della Beata Vergine Maria (Messa del Giorno) (15/08/2010)

Vangelo: Lc 1,39-56 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,39-56

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

46Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

49

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;

50

di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

51

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

52

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

53

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

55

come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Ferragosto: l'inizio della fine dell'estate.

Dalle mie parti questo giorno segna la fine della brevissima estate: dopo il 15, al primo temporale, la temperatura precipita e il lieve tepore dell'alta montagna lascia intravedere l'autunno incombente.

Per noi, però, il 15 agosto ha poco a che fare con la gita fuori porta, con l'inevitabile ripresa delle attività dopo la (breve) pausa estiva. Oggi è la festa di Maria assunta in cielo, la prima dei credenti, la prima tra i risorti. È la festa di tutti i discepoli che faticano ad avanzare, come se la Chiesa indicasse la meta, il punto di arrivo, la vetta.

Anticamente

È una festa antichissima che affonda le sue radici nella primitiva comunità cristiana.
Perciò facciamo così fatica a descriverla.

Noi crediamo, semplicemente, che Maria di Nazareth, la madre di Gesù, la prima dei discepoli, che ha allevato il Figlio di Dio ed è stata presente alla croce e nella comunità radunata a Pentecoste, è stata assunta in cielo, presso il Padre, in corpo e anima.

Detto questo, cala il silenzio: come, dove, quando, in che senso, non c'è dato di sapere.

La tradizione cristiana parla di questa come la festa della Dormitio Mariae, l'addormentamento di Maria nelle braccia del Padre. Come ci fa pregare splendidamente il prefazio di oggi, prima del canto del Sanctus: «Non poteva conoscere la corruzione della morte, colei che aveva portato in grembo il Dio della vita».

Oggi diremmo: Maria è la prima dei risorti, la prima tra noi che ha conosciuto la totalità del destino di ogni uomo. La cosa, però, che più m'intriga, e scusate se emerge la mia valdostanità, è che Maria è patrona delle guide alpine.

Ascensione.

La ragione è poetica: Maria è salita in alto senza corde e piccozza.
Carino, vero?

Fa sorridere vedere le guide, omaccioni rudi e forti, formati alla fatica e alla prudenza, veri professionisti della montagna, intenerirsi davanti alla ragazzina di Nazareth.

Qualche anno fa organizzammo il restauro della piccola statua posta in cima al Gran Paradiso. Per riportarla in vetta organizzammo un pellegrinaggio di alta quota. Rimasi impressionato dal fatto che la statua, imbracata, fu portata in vetta da una giovane guida, all'apparenza non proprio devoto, che non lasciò mai ai colleghi il peso ingombrante della statua, e se la portò sulle spalle per sei ore di ascensione senza battere ciglio. Era uno di quei giovani adulti che, dalle mie parti, considera la fede una cosa per vecchiette. E invece.

Lo guardavo con compassione: chissà quali sentimenti l'avevano spinto a fare quel gesto così pieno di fede e di affetto?

Oggi, nelle comunità di montagna, le guide fanno benedire le piccozze e le corde, si affidano, con lo sguardo basso, un po' imbarazzato, all'adolescente che divenne la madre di Dio.

Mi piace che le guide cerchino una guida, mi piace che l'uomo riconosca il proprio limite e senta l'esigenza di affidarsi.

In montagna

In montagna la guida è quella persona che non serve a niente ma che se non c'è nel momento del bisogno, rischi seriamente di lasciarci la pellaccia.

Anche in ascensioni relativamente semplici va sempre tutto bene; finché non capita qualcosa.

Allora emerge la stoffa della guida: rassicura, interviene, risolve, vede passaggi che nessuno sa vedere, annusa l'aria e sa dove portarti. Fino alla vetta.
Come Maria, proprio come lei.

Perché non prenderla come guida per la nostra vita spirituale?

Clicca qui per guardare il video del commento di Paolo Curtaz per la stessa domenica

- Ricordo che terrò dal 20 al 22 agosto un weekend di fede a Vicoforte (Cn) in silenzio sulla Genesi. Ci sono ancora posti ma sbrigatevi!
Info: www.tiraccontolaparola.it.

- Restiamo in contatto:
www.tiraccontolaparola.it:
www.paolocurtaz.it:

www.zaccheo.org. Buona estate!

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (53953 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: