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TESTO Commento su Luca 10,38-42
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XVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (18/07/2010)
Vangelo: Lc 10,38-42 
In quel tempo, 38mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
GENESI (18,1-10)
Io sono il popolo e tu sei il mio popolo. Con queste parole si potrebbero tradurre questi versetti (1-10) dove Abramo si prostrò a terra ai tre uomini che si presentarono all'ingresso della sua tenda, alle Querce di Mamre.
L'apparizione di Mamre la possiamo considerare una storia popolare ma allo stesso tempo anche una storia divina, dove Dio lascia il Suo segno: la formazione di un popolo e di un paese, Israele. Con Abramo e sua moglie che avrà un figlio di nome Isacco in età già avanzata inizierà la storia patriarcale voluta da Dio. Abramo è considerato l'uomo della fede, la cui obbedienza è ricompensata da Dio.
COLOSSEI (1,24-28)
Paolo fa capire ai pagani le sofferenze che sopporta per portare a compimento i patimenti di Cristo per la Chiesa, nel suo modo di vivere e di soffrire mediante il Vangelo. Praticamente Paolo si rivolge a persone che una volta anche loro erano estranei e nemici, con la mente intenta alle opere cattive. Ma dopo la loro riconciliazione attraverso la morte come Cristo, anch'essi faranno parte della rivelazione del piano divino aspettando la chiamata e la salvezza e l'unione con Cristo. Quello che fa pensare e riflettere, da questi versetti si capisce come Paolo abbia dedicato tutta la sua vita al servizio di Cristo, dopo la Sua apparizione sulla via di Damasco, considerando che Paolo era un persecutore accanito della giovane Chiesa cristiana.
LUCA (10,38-42)
In questi versetti troviamo Marta e Maria, due sorelle incontrate in un villaggio, dove Maria ascolta la parola del Signore e Marta è occupata in altri servizi. Gesù fa capire a Marta, al momento che gli chiede come mai Maria non le dia una mano a servire, che c'è bisogno di una cosa sola e non di tanti servigi. A giudizio di Cristo, Maria ha scelto la cosa più giusta. Ascoltare la Sua parola e quindi la parola del Signore.
REVISIONE DI VITA
1) Dove pensiamo di collocare i sacramenti nei confronti della Parola di Dio?
2)Considerando che i comandamenti sono tutti importanti, quale riteniamo a giudizio personale quello più grande ed importante?
3)Secondo noi i Vangeli quando vengono considerati libri di fede e quando libri di storia, oppure li consideriamo soltanto libri di fede e non di storia?