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TESTO Commento su Gal 2,20

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (13/06/2010)

Brano biblico: Gal 2,20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 7,36-8,3

In quel tempo, 36uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

1In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici 2e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Forma breve (Lc 7,36-50):

In quel tempo,36uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Dalla Parola del giorno

Questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

Come vivere questa Parola?

Paolo, convertito dalla sua accanita volontà di perseguitare i cristiani, disarcionato da cavallo dalla forza del Cristo crocifisso e risorto, è ormai afferrato da lui e solo dedito alla sua causa.

Da persecutore è diventato, con Cristo e per Cristo, un alter christus, collaboratore della gioia di molti fratelli. Ha potuto affermare: "Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo ma Cristo vive in me". Qui Paolo spiega come questo sia potuto avvenire in lui ma di fatto insegna anche a noi il modo con cui possiamo effettivamente (e non solo di nome) essere cristiani, veri seguaci di Gesù.

Eccone dunque la modalità. Si tratta di "vivere nella carne", cioè secondo quello che comporta la nostra natura umana: con le sue opportunità, gli impegni del proprio stato e del proprio lavoro. Tutto questo dunque - ed è importante notarlo - non è né appiattito dalla fede né minimizzato. Però tutto acquista spessore, senso e trasfigurazione se è vissuto nella fede. È la fede in Gesù: in tutto il suo mistero rivelatore di un amore infinito che non è generico, ma personalizzato. Gesù ha dato se stesso per me - dice Paolo - ma lo dico anch'io riguardo alla mia persona! E lo puoi dire anche tu di te, del suo amore nei confronti del tuo essere persona unica e irrepetibile. Credere è la gioia di fare questa scoperta ogni giorno più a fondo.

Oggi, a questo penso nella mia pausa contemplativa. Penso e chiedo di ardere di amore. Perché, se davvero questa verità vertice della mia fede diventa fede vissuta nel mio quotidiano, tutto il mio pensare, sentire e operare sono vivificati, si accendono e trasfigurano.

Signore Gesù, tu mi hai amato e hai dato te stesso per me. Non permettere che la mia vita sia ‘cenere' davanti a te. Prendimi così come sono. E nel tuo amore accendimi, rendimi in qualche modo prolungamento di te.

La voce di un pastore

Coloro che si accompagneranno al nostro cammino volgeranno lo sguardo a Cristo solo se il profumo del vangelo si sprigionerà dalla nostra vita.
Tonino Bello

 

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