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TESTO Commento su Giovanni 16,12-15

Omelie.org (bambini)  

Santissima Trinità (Anno C) (30/05/2010)

Vangelo: Gv 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 16,12-15

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Oggi celebriamo la festa della Santissima Trinità, la festa di Dio e il mistero della Sua unicità che si esprime in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo.

È una solennità che ci invita a riflettere su Dio e sulla nostra capacità di comprendere Dio.

Ricordo ancora quando sentii per la prima volta, al catechismo, questa affermazione: Dio pur essendo Uno è tre persone! Rimasi alquanto sbalordita, avevo all'incirca otto anni e davvero facevo fatica a immaginarmi come uno può essere tre!

Allora cominciai a figurarmi Dio come uno di quei mostri con un corpo unico e tre teste o ancora come un super eroe che si trasformava, certamente i suoi poteri erano buoni e non facevano del male agli altri e pensavo che i suoi poteri erano superiori a quelli dei personaggi dei cartoon!!!

Per essere sicura che la mia immaginazione si avvicinasse alla realtà e che anche altri vedevano e comprendevano Dio così, incominciai a guardare con molta attenzione tutti i poster che c'erano all'oratorio, i disegni e le foto sul mio libro di religione e la domenica, a messa, i dipinti della chiesa. Nulla di quanto avevo immaginato veniva dipinto, nessun artista aveva avuto la mia stessa comprensione di Dio Uno e Trino! La mia curiosità non si placò e un giorno ebbi la possibilità di parlarne con la mia catechista, la quale ad ascoltare la mia visione della Trinità si fece una bella risata, che la per là mi infastidì, ma subito mi fece capire di essere fuori pista! Lei, con calma e pazienza, mi spiegò che quello della Trinità è un Mistero, nel senso che per noi uomini e donne, di qualsiasi età, non è possibile capire fino in fondo e che certamente possiamo immaginare Dio in base a ciò che leggiamo sulla Bibbia. Così mi fece notare che comunemente lo Spirito Santo viene raffigurato come una colomba, perché sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento è scritto che apparve sotto forma di colomba. Ancora Dio Padre creatore, che nessuno mai ha visto, è rappresentato come un padre anziano, per dire che è da sempre, prima della creazione del mondo oppure alcuni artisti hanno disegnato soltanto la sua mano che crea! Di Gesù invece le raffigurazioni sono tantissime perché è Dio fatto uomo, ha abitato realmente sulla terra circa duemila anni fa come noi, dunque è più semplice disegnarlo.

Voglio allora seguire anche oggi il suggerimento datomi alcuni anni fa: cogliere un frammento di questo Mistero dalla Parola di Dio.

Il Vangelo di Giovanni che abbiamo ascoltato contiene una parte di un discorso che Gesù fa agli apostoli prima di esser arrestato. Gesù dice: "Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future." Gesù, annuncia così la venuta dello Spirito, che come abbiamo visto domenica scorsa, ha un posto nel nostro cuore e ci aiuta a ricordare la parola di Dio e ci suggerisce ciò che è buono per noi e per le persone che ci circondano.

Che cosa impariamo di Dio, da queste parole? Ciò che penso è che Dio è Colui che non ci lascia mai: Lui è il Creatore che dà vita, è Gesù che dona tutto se stesso per insegnarci ciò che è bello, buono per la nostra vita e le relazioni con i nostri cari e che nella Sua infinità bontà continua ad esser presente in noi sotto forma di Spirito, discreto perché non lo vediamo, non lo tocchiamo, ma la cui forza possiamo sentire quando ciò che accade o facciamo ha il sapore di Dio.

Quindi quando le nostre parole, i nostri pensieri e le nostre azioni hanno il gusto della infinita bontà e bellezza di Dio, allora possiamo immaginare che noi stessi in quei momenti diamo vita ad un frammento della grandezza di Dio. Cosicché ognuno può aiutare l'altro a vedere e conoscere un po' meglio il Mistero di Dio, Uno e Trino.

Buona Domenica!

Commento a cura di Antonella Stolfi

 

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