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TESTO Vieni, Santo Spirito, e guida i nostri cuori al pieno possesso di Dio

padre Antonio Rungi

Pentecoste (Anno C) - Messa del Giorno (23/05/2010)

Vangelo: Gv 14,15-16.23b-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 14,15-16.23-26

15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre,

23Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Celebriamo oggi la solennità della Pentecoste, ovvero della discesa dello Spirito Santo, la terza persona della SS.Trinità, sugli Apostoli riuniti in preghiera nel cenacolo insieme a Maria, la madre di Gesù.

La liturgia della parola di questa solennità, tutto il simbolismo liturgico connesso a questo importante avvenimento per la Chiesa delle origini ci fa immergere totalmente in quel clima di attesa, preghiera e confermazione nella fede che proprio la Pentecoste ci fa ricordare e rivivere. Certo la nostra Pentecoste l'abbiamo soprattutto celebrata in occasione del sacramento della Confermazione o della Cresima che abbiamo ricevuto più o meno in giovane età o siamo in procinto di riceverla (mi riferisco a tutti i ragazzi, ai giovani, agli adulti) che stanno facendo un cammino di potenziamento della loro fede, frequentando il corso di cresima nelle parrocchie. In questi giorni, un po' ovunque oltre alla Veglia di preghiera per l'attesa dello Spirito Santo, veglia che si fa in tutte le Diocesi o anche a livello parrocchiale, c'è l'usanza di amministrare la cresima ai giovani delle chiese locali. Tutto questo a conferma di quanto sia oggi sentito questo momento del proprio cammino spirituale, se preparato bene, se scelto liberamente e seguito con interesse. Non sempre anche al preparazione alla Cresima viene colta come opportunità ed occasione per revisionare la propria scelta di vita cristiana alla luce degli insegnamenti del Vangelo e soprattutto come risposta allo Spirito Santo che guida i nostri passi verso la verità.

E' interessante leggere con attenzione ciò che avvenne nel momento in cui lo Spirito Santo discese sugli apostoli. Gli effetti di questa "invasione" sono elencati nel brano degli Atti degli Apostoli che ascoltiamo oggi e che ha registrato i fatti davvero avvenuti e sul quali c'è poco da discetterare o da mettere in dubbio. Tutti gli elementi vanno attentamente considerati e valutati: il fragore improvviso dal cielo, come di un vento, che riempie la casa. La comparsa di lingue di fuoco che si posavano sugli apostoli che sigilla la discesa dello Spirito; il fenomeno della glossolalia, del parlare una pluralità di linguaggio; della presenza a Gerusalemme di popoli di varie nazioni, a conferma dell'universale chiamata alla salvezza e della vicinanza dello Spirito Santo a tutti gli uomini di questo mondo motivati da sani principi morale.

Strettamente collegato al brano degli atti degli Apostoli è il Vangelo di oggi, molto sintetico nella comunicazione immediata dell'esperienza dello Spirito Santo fatta nel giorno di Pentecoste, ma ricco di riflessione e stimolazioni a prendere sul serio la causa della propria santificazione. C'è una possibilità duplice qui prospettata: quella per le persone che voglio seguire Cristo ed osservare la sua legge e vivere nella grazia e nell'amicizia con Dio; quella di lasciare stare Dio, abbandonare l'osservanza della legge del Signore e seguire altre vie in opposizione a Dio. E' chiaro che per un credente, la scelta unica ed obbligatoria è quella di seguire il Signore in ogni parola che esce della sua bocca o può suggerire al nostro cuore e spirito.

Di fronte a tanti problemi personali, famliari, sociali mondiali c'è solo una risposta da dare e la troviamo espressa in questo brano scritturistico: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole". Essere in sintonia con Cristo, significare fare il proprio cammino di santità e di perfezione nella carità. Una persona spirituale, una persona che vive questa esperienza nello Spirito è colei o colui che sa praticare gli insegnamenti che vengono da Cristo e che noi troviamo espressi nel Vangelo.

Della carta di identità del cristiano, come uomo spirituale parla l'Apostolo Paolo nel brano della seconda lettura di oggi, tratto dalla Lettera ai Romani. Un testo di alto contenuto teologico e spirituale, ma anche di forte proposta pastorale e morale.

Il salto di qualità che dobbiamo fare è quello di abbandonare i desideri della carne e lasciarci prendere dai desideri dello spirito, dal fascino irresistibile delle cose di Dio, perché se viviamo secondo la carne siamo destinati a morire interiormente e spiritualmente. Non abbiamo più la forza di guardare in alto e il nostro sguardo si fissa sulle cose della terra e tutto finalizza alla soddisfazione dei piaceri che hanno attinenza con il corpo e la materia. Noi dobbiamo volare in alto, lasciarci guidare dallo Spirito Santo verso mete di santità e di felicità che solo chi si lascia prendere totalmente da Dio può assaporare nella sua vita. Maria Santissima e i Santi hanno dato la loro piena disponibilità al progetto di Dio e all'azione dello Spirito Santo in loro. Seguiamo questi esempi e la nostra vita si colora di eterno.

Sia questa la nostra preghiera nel giorno in cui la nuova primavera dello Spirito viene ad interessare anche la nostra vita di battezzati e cresimati: O Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.

E con tutta la comunità dei credenti riunita oggi in ogni angolo della terra per celebrare la discesa dello Spirito Santo invochiamo su di noi questa discesa con le parole della sequenza: Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sórdido, bagna ciò che è àrido, sana ciò che sànguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.

 

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