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TESTO Non c'è da stare allegri!

padre Mimmo Castiglione

VI Domenica di Pasqua (Anno C) (09/05/2010)

Vangelo: Gv 14,23-29 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 14,23-29

23Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

27Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.

Ritorna! Non manca per sempre. Anche se non si comprende.

Ritorna per quanti, fedeli, fanno quanto Lui dice. Facendo comunione.

Ritorna non da solo ma col Genitore, per dimorare e più non andare.

Portando con sé il dono che possiede, l'omaggio che saldo rimane.

Non si raggiunge con solo sforzo umano. Non si guadagna per meriti.
Non si perviene soddisfacendo bisogni e desideri.
Né si acquista evitando dolori e sofferenze. È dono.
Nessuno potrà mai rubare: la pace! Intimità che salva.

Che riconcilia a sé se stessi, e gli altri, e il mondo, e Dio. Armonia.

Ritorna! Lo dice anticipando i tempi, per custodire accompagnando,
per attutire l'ansia di quanto dovrà poi avvenire.

Nessun potere sconvolgerà il progetto. Nessuna facoltà d'intervenire.

Perché obbediente è il Figlio. Il Puro. Il Giusto. Pulito ed Innocente.

Ritorna, sì! Ogni qualvolta è manifestato da chi diventa sua stabile dimora,

suo tempio, sua casa, suo tabernacolo, da chi lo testimonia e più non teme.

Cenacolo. Il Maestro ed i discepoli. Discorsi d'addio!
Testamento spirituale e seconda promessa dello Spirito Santo
per quanti amano il Signore: Roccia dei suoi,
per quanti cioè ascoltano la sua parola e l'osservano.
Tema centrale: non aver paura! Gesù ritorna! Oggi!

Ci vuole fede. Necessita coraggio.

Lo Spirito Santo rivela Gesù verità.
Presenza viva ed efficace, che aiuta ad interpretare.
Liberatore dalle schiavitù alienanti.
Sostenitore nella debolezza, il Vocato accanto.
Unico Maestro che fa fare il memoriale,
facendo vedere Gesù vivo.
Difensore contro gli attacchi del Maligno.
Consolatore nelle tribolazioni del mondo! Datore di pace,
donata la sera stessa di quando il Signore risorge.
Che non è momento di tregua in assenza di guerra!
È quella divina, per sempre, l'eterna!

È beatitudine permanente. Salvezza. Presenza.

Annuncio di morte imminente.
Gesù parla del suo ritorno al Padre
come di una bella notizia per la quale essere contenti.
Il Maestro si sta liberando dall'umiliazione.
Riprendendo la gloria!
La morte non ha alcun potere su di lui,

perché è l'agnello innocente senza peccato!

Invita i suoi discepoli a non temere,
li rincuora prima della sua dipartita.
Da risorto sarà con loro per sempre.
Rimarrà insieme al Padre
nei cuori di quanti ascoltano la sua parola.

Da qui comincia la fede!

Invierà lo Spirito per consolare nella solitudine,
per difendere dalle accuse di colpevolezza
e dai giudizi di condanna,
per ricordare le sue parole e farle comprendere.

Ma prima è necessario che egli vada! È sempre andare!

Mi ascolto. Come i discepoli sento tristezza anch'io.

Ogni volta la stessa storia. Sul più bello, quando sembra che tutto vada bene,

ecco che arriva la brutta notizia, come una bomba che esplode all'improvviso!
Non c'è da stare allegri!
Solo, turbato e con la paura addosso.
Invece di pace c'è guerra nel mio cuore inquieto.

Arrabbiato per l'assurdo che tutto finisca, nel timore che la vita m'abbandoni,

che gli altri s'allontanino, che la morte mi rubi il futuro.

PREGHIERA

Gesù mi inviti a non temere.
Ma io non ho fede abbastanza per aver coraggio.
Il senso d'abbandono mi perseguita.

M'attanaglia la paura che gli altri si stanchino del mio limite e se ne vadano.

Anche tu che te ne vai! Come aver pace e rallegrarmi?

Gesù, il tuo Spirito m'insegni ad ascoltare la tua parola
per averti sempre con me.
Mi rendo conto d'amarti così poco.
Non ti ascolto abbastanza.
Non osservo ciò che mi consigli.

E poi mi lamento per la solitudine, l'abbandono e l'inquietudine che vivo!

Necessità ha voluto la tua morte Gesù,
per dimostrarci che esiste un paradiso

e che c'è un Padre da ritrovare.

Che prezzo hai dovuto pagare alla realtà, o Signore!
Dura la realtà. Inutile ribellarsi. Comunque sconfitti.
Potremo mai rassegnarci?

Dovevi proprio morire o Maestro per rimanere con noi per sempre?

Signore tu sei con me sempre?

Signore Gesù tu ci prometti pace in mezzo a tanto tormento.

Una pace che non è il risultato degli sforzi della mente umana

o delle tecniche di rilassamento o di calcoli o di strategie diplomatiche,
ma che è frutto unicamente della nostra comunione con te.

Come fare Maestro Gesù per essere sempre in intimità con te?

Signore Gesù aumenta la mia fiducia in te e nella tua parola

perché solo se ascolto te, il Padre mi amerà.

Grazie o Padre perché hai inviato non uno

ma due paracliti, avvocati e consolatori!

Aiutami o Dio, ad essere anch'io paraclito,
perché possa consolare il prossimo,
con la stessa consolazione con la quale mi consoli.

E possa essere strumento di speranza e di perdono.

 

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