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TESTO Facciamoci riconoscere!

don Carlo Occelli  

V Domenica di Pasqua (Anno C) (02/05/2010)

Vangelo: Gv 13,31-33.34-35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 13,31-35

31Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 33Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. 34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

"E' l'amore che ci ha cambiato la vita, vive dentro un miliardo di cuori e non si può più fermare" canta Gianni Morandi.

Abbiamo ascoltato la voce del buon pastore che sempre ci chiama a riconoscerlo in mezzo a mille altre voci. Eravamo, la scorsa settimana, al capitolo dieci di Giovanni, ora facciamo un salto al capitolo tredici, il momento decisivo del Maestro con i suoi discepoli, appena dopo l'uscita di Giuda dal cenacolo.

Giuda entra nella notte, nell'ora del tradimento, e Gesù entra nell'ora della gloria. Non lo abbandona, e neppure lo condanna. Dice a lui e a me: ora vedrai quanto ti amo, quanto ti voglio bene!
Sì, perché la mia vita è la coniugazione del verbo amare!

Ed è questo ciò che consegna ai discepoli: vi do un comandamento nuovo... da questo sapranno che siete miei discepoli. E' stato ingenuo Gesù? Si è lasciato prendere da un attimo di follia sognante e romantica? Ma quale romanticismo! Gesù l'amore lo vive dando la vita, con il proprio sangue.

Penso alla mia vita, tutto ruota attorno a lui. Ma veramente chi mi incontra, chi ascolta le mie parole, chi indugia sul mio modo di fare e sul mio stile di vita, riconosce che sono discepolo di Gesù dal mio amore per gli altri?

Non sono forse riconoscibile come cristiano perché vado a Messa, mi confesso, frequento la parrocchia, difendo certi valori? Poi io sono pure prete, quindi sono quasi subito identificabile.

Merita pensarci un attimo: da cosa si riconosce che siamo discepoli del Signore Gesù?

Merita, non per abbatterci, non per dirci che non valiamo nulla e tradiamo la nostra fede! Mai e poi mai Gesù viene a noi per farci sentire in colpa, per dimostrarci quanto siamo una nullità rispetto a lui! Mi hai di nuovo tradito, che devo fare con te?

Non è questo lo stile di Gesù: non lo farà con Pietro, e non l'ha fatto con Giuda. Alle parole di rimprovero il nostro Signore, preferisce i gesti dell'amore: lava i piedi ai suoi, li ama fino alla fine, fino alla morte.

No, fratello nella fede, Gesù viene a noi per darci fiducia, per rigenerarci, per farci tornare ogni volta la voglia di amare come lui!

"E' l'Amore che ci ha cambiato la vita".

Di qui non si scappa! Fermiamoci alcuni istanti per porci quell'interrogativo: da che cosa ci riconoscono?
Fermiamoci per poi ripartire!

Paolo e Barnaba, visitando le loro comunità, rianimavano i discepoli. Che bello: la sua Parola ci raggiunge ogni settimana per rianimarci!

Ne abbiamo bisogno Signore! E' vero, spesso non sono riconoscibile dall'amore, ma tu vieni a rianimarmi, ad infondere in me il soffio del tuo amore! Soffia forte, Signore!

La nostra possibilità di amare come lui ha la propria sorgente nel sentirci amati. Questo ci fa sentire Gesù ogni volta che ascoltiamo la sua voce: io ti amo! Vivendo le nostre Eucaristie, ascoltando la sua Parola, sentiamo questo Dio che ci ama?

Se non lo sentiamo, rischiamo di vivere una religione... senza fede, non credete? Certo continuiamo ad essere in un orizzonte religioso, a vivere pratiche religiose, ma finiamo per essere come marito e moglie che convivono senza più amarsi.

"E' l'amore che ci ha cambiato la vita". Si, è l'amore che ci ha cambiato la vita, è questo il perno di ogni nostro movimento!

E' l'amore di un padre e di una madre che ci hanno cambiato la vita, è l'amore di un figlio che ci ha cambiato la vita, è l'amore di un amicizia, è l'amore di un perdono, di un abbraccio, di una carezza che ci hanno cambiato la vita!

E' l'amore di una croce, follia per i pagani, che ci ha cambiato la vita!

Allora possiamo riprendere il coraggio di amare! Non perché siamo bravi, non perché ne siamo all'altezza, ma perché siamo stati generati dall'amore. Siamo amati!! C'è cosa più bella al mondo?
"Come io ho amato voi, così amatevi gli uni gli altri"

Rianimati, ci buttiamo nella nostra vita con il desiderio di amare come lui! Questa settimana, da questo ci riconosceranno!

Nei nostri consigli pastorali, nei nostri gruppi, nei nostri incontri ci riconosceranno dall'amore.

Nella nostre aule, nelle nostre scuole, nelle nostre aziende ci riconosceranno dall'amore!
Sentite, questa settimana, facciamoci riconoscere!!!

Ogni mattina quando metti giù il piede dal letto... pensaci: "... è l'Amore che mi ha cambiato la vita, voglio vivere amando come lui, farmi riconoscere solo da quello."
Ogni mattina quando entri in ufficio... pensaci...
Ogni volta che esci... pensaci...

Quando ti alzerai, quando mangerai, quando parlerai, quando rientrerai a casa... pensaci...
Buona settimana a tutti!

 

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