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TESTO Commento su Giovanni 14,7-14

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della IV settimana di Pasqua (01/05/2010)

Vangelo: Gv 14,7-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Se conoscete me, conoscerete anche il Padre.

Come vivere questa Parola?

I genitori sono davvero la realtà più conflittuale e preziosa a un tempo per ogni uomo: quando li si ha, è necessario distaccarsene; quando non ci sono più, diventano oggetto di nostalgia finché viviamo.

Avere un Padre che non muore,è il desiderio di tutti i tempi: se grazie a un papà infatti abbiamo ricevuto la vita, avere un Padre che non muore significa avere la vita eterna, una fonte di vita sempre zampillante. Una vita ovviamente non solo in senso biologico, ma anche in senso spirituale: avere un Padre buono significa essere saziati e fortificati da un amore che non conosce limiti.

Ebbene, Gesù dà risposta a questo nostro desiderio profondo: ci dà il Padre. E ci indica la via: "conoscete me". Qui ‘conoscenza' va intesa nel senso che, meglio di tutti, il vocabolo suggerisce nella lingua francese: "con-naissance", ossia ‘nascere insieme'. Conoscere Gesù è nascere insieme a Lui, essere suoi fratelli e sorelle di latte: per questo conoscere Gesù ci rende figli del suo stesso Padre.

Oggi, nel mio rientro al cuore, sosterò col Padre, mano nella mano, come un bimbo felice!

Signore Gesù, che io abbia gli stessi tuoi sentimenti, affinché maturi in me il tuo stesso cuore di Figlio.

Da un antico documento

Padre non ho: Tu sei mio Padre! Madre non ho: Tu sei mia Madre!
Cilindro di Ciro

 

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