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TESTO Trar fuori il meglio
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S. Giovanni Bosco (18/04/2010)
Vangelo: Mt 18,1-5 
1In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. 5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me».
SAPER TRAR FUORI IL MEGLIO DAL CUORE DEL TUO PROSSIMO...
L'educare per Giovanni Bosco è il "trarre fuori" dal cuore, il portare, il condurre fuori dal sè verso il mondo il meglio che ognuno di noi ha in sè.
Questa educazione del cuore è l'esperienza che anche oggi è sempre la più moderna, entusiasmante e attuabile per il nostro tempo.
Educatori: dove siamo finiti?
Nell'esercizio dell'educazione del cuore Giovanni Bosco vede l'esperienza della Chiesa che pone in atto nella storia il metodo dell'incontro con il meglio della vita: il Cristo.
Ma ogni iniziativa che oggi riparte, a nome di Don Bosco, sembra proprio aver dimenticato questo nucleo essenziale per l'energia educante: avere presso di noi la realtà di Dio, che è il vero e proprio educatore di noi stessi, affinché noi lo siamo per gli altri.
Il segno educativo dell'Oratorio, segno della Chiesa che vive nell'esperienza del trar fuori da sè il meglio di sè, diventa anche oggi la scommessa del mondo volto alle nuove generazioni, che mancando di questo riferimento energetico ricercano sempre altrove e in modo lontano quello che è invece alla portata di ciascuno e di tutti: l'amore.
SAPPI TRAR FUORI IL MEGLIO DAL TUO PROSSIMO: LI' C'E' DIO!