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TESTO Crisostomo: "Bocca d'oro"
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S. Giovanni Crisostomo (18/04/2010)
Vangelo: Gv 10,11-16 
«11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore».
La Parola di Dio vissuta nell'ascolto pieno e effettivo ci fa entrare nella dimensione gioiosa e efficace della stessa Parola, facendoci partecipare agli effetti preziosi della predicazione e della missione del Vangelo.
Cristostomo, detto così dal significato di "bocca d'oro", ci fa intuire che la Parola di Dio predicata con il senso della sua piena accoglienza da parte della nostra coscienza, rende d'oro e di valore prezioso ogni nostro modo di annunciare il Vangelo.
Il valore della Parola entra dunque nella vita e la saggia e la purifica dalle scorie dell'inquinamento della falsità, dell'ambiguità e della non chiarezza, ponendo in essere una valutazione che viene donata a noi da Dio stesso, che fa essere preziosa ogni parola che esce dalla nostra bocca.
L'annuncio prezioso e valevole dunque non dipende tanto dal nostro impegno di far di tutto nell'ascolto e nella proclamazione della Parola (lasciamolo fare, questo sforzo immane, a chi lo fa già, come i nostri fratelli Testimoni di Geova), ma nella disponibilità a lasciare che lo Spirito, nella nostra vita, possa portare il valore della sua preziosità nelle Parole di vita che accogliamo da Dio.
Allora, siamo anche noi crisostomi: dalle parole d'oro.