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TESTO Il Roseto della Preghiera

don Luciano Sanvito

Beata Maria Vergine del Rosario (18/04/2010)

Vangelo: Lc 1,26-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Spesso, parlando del Rosario, pensiamo a quelle preghiere che fanno le nonnine che si raggruppano tra una messa e l'altra (qualcuna magari anche durante) e sgranano veloci, a stile automatico da "slot machine", una dopo l'altra le loro formule.

E, in effetti, spesso e volentieri è proprio così.

Il Rosario si è ridotto a ripetizioni di abitudine e di formule che fanno passare un po' di tempo insieme, ritenendo così di aver fatto la cosa giusta per il Signore, e gradita quindi anche alle nostre coscienze.

Ma il Rosario è anzitutto una preghiera vissuta nella coscienza di essere, con Maria, davanti a Dio.

E siccome questa preghiera entra nel percorso quotidiano della nostra vita, porta con sè le gioie e i dolori, le fatiche e le speranze, le spine e i fiori che il roseto del Rosario ci mette da "contemplare".

E' un percorso, quello del Rosario, che porta dei "grani" di preghiera, più che delle preghiere: proprio come un seminatore, anche chi prega il Rosario getta semi di preghiera con Maria su questo mondo.

Una preghiera che raccoglie fiori, questo roseto, e contempla e annusa il profumo della rosa della preghiera; ma anche che osserva e contempla il mistero delle spine che nella nostra vita portano allla rosa.

Il rosario raccoglie tra le spine di Maria le sue rose.

 

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