TESTO Spegnere la profezia
Giovedì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (15/10/2009)
Vangelo: Lc 11,47-54

«47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. 49Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, 50perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: 51dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». 53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
UCCIDERE LA PROFEZIA
E FARE DI QUESTA AZIONE UN MONUMENTO
Spegnere la profezia, perché porta la verità scomodante: il percorso della storia è pieno di queste uccisioni e persecuzioni nel confronto di chi annuncia la verità.
Gesù è il profeta che chiede conto, vivendo la verità, a questa generazione, dell'atteggiamento di contrarietà e di persecuzione verso la profezia.
Spegnere la forza e l'energia profetica, anche oggi è l'azione della generazione che vuole garantire a se stessa il potere, il privilegio e l'interesse delle proprie malefatte.
Ma anche nella Chiesa, la potenza della profezia si va spegnendo, ad opera di coloro che si siedono sui troni e sui cadreghini pensando di non essere mai smossi; il lassismo e la superficialità devono essere garantite, e ogni azione di verità penetrante viene rimossa con ogni tentativo...e poi, sopra, un bel monumento, a garantirci che non ci sia il rimorso della coscienza o il risveglio dell'attività profetica.
Guarda caso però, l'azione dello Spirito della profezia fa passare i suoi segni non dal percorso umanamente appagante, ma proprio dalle contrarietà, dalle prove e dalle ostilità: sono esse che la fanno crescere.