PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Giovanni 20,1-9

padre Paul Devreux

padre Paul Devreux è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (Anno C) (04/04/2010)

Vangelo: Gv 20,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,1-9

1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

La fede nella risurrezione inizialmente è solo una voce che circola per le strade di Gerusalemme, poco più di una chiacchiera, qualche cosa di cui si comincia a parlare ma di cui nessuno è sicuro, nessuno lo può dimostrare. Si dice che la tomba è stata ritrovata vuota, qualcuno dice che sono i discepoli che l'hanno trafugato di notte, qualcun altra dice che è stato visto ma lo dicono più che altro donne.

Così nascono duemila anni di cristianesimo. Non c'è nessuna apparizione trionfale. Gesù, che era entrato in Gerusalemme con grande clamore, osannato, ora ritorna alla chetichella, discretamente, lasciando a tutti il beneficio del dubbio. Vuole essere e rimanere solo una voce che ognuno è libero di ascoltare o rifiutare; una voce che dice: "Esci dalla tua terra e ascolta questa voce". "E' risorto, come aveva detto!"

Se ne parla, ma non è sicuro, assomiglia più ad una scommessa che ad una certezza; questa è la fragilità della nostra fede, fonte di vertigini. Ciò che dice è talmente bello, che si fa fatica a crederlo.

Si dice che Gesù è vivo perché il Padre ha rifiutato di lasciarlo morto, che si è arrabbiato con la morte; così si dice ed è un discorso nuovo, non si era mai detta una cosa simile di nessuno prima.

Qualcuno ci ha creduto perché in fondo ci sperava, perché già nell'Antico Testamento si diceva che l'amore non può morire, che è più forte della morte; e questo lo speriamo tutti, perché l'idea che l'amore possa morire è l'idea più triste che ci sia. Dio è amore; se Gesù era il figlio di Dio, non poteva morire in eterno.

Ma è necessario che l'annuncio della risurrezione rimanga una voce che non dobbiamo difendere; dobbiamo solo riceverla, meravigliati, come ha fatto Gesù, la mattina di Pasqua.

Ma Gesù era sicuro che il Padre l'avrebbe risuscitato veramente? Sapeva che il Padre camminava con lui, tenendolo per mano e questa è la mia speranza oggi.

 

Ricerca avanzata  (53953 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: