TESTO Ascoltare e praticare
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Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (23/09/2008)
Vangelo: Lc 8,19-21
"Mia madre e i miei fratelli sono
coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica"
Gesù instaura una nuova appartenenza parentale, non fatta dalla carne e dal sangue, come avviene sempre nel percorso umano, ma costituita attorno all'ascolto e al mettere in pratica la Parola di Dio che Lui annuncia.
ASCOLTARE E PRATICARE
In questi atteggiamenti avviene la generazione spirituale che raccoglie nella famiglia di Gesù tutti i parenti che in questo Spirito si trovano di fronte a Dio.
PAROLA ASCOLTATA E PAROLA PRATICATA
La famigliarità nuova creata da Gesù in quel suo dire spirituale, ad opera cioè dello Spirito, dà non solo una nuova identità ai suoi parenti e chi vuol entrare in questa sua famiglia, ma afferma indirettamente anche la nuova identità della Parola di Dio annunciata da Lui:
- la Parola di Dio ora va ascoltata con l'attenzione rivolta a Gesù,
- la Parola di Dio va praticata non come impegno proprio, ma in Cristo.
Queste due caratteristiche fanno quindi essere in novità anche chi incontra Gesù: apparendo come parente di famiglia, o sparendo dalla sua parentela perché non ha queste caratteristiche della nuova famiglia.