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TESTO Darsi e ritrarsi

don Luciano Sanvito

Venerdì della II settimana di Pasqua (16/04/2010)

Vangelo: Gv 6,1-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Filippo ragiona davanti alle folle con gli occhi umani.

Gesù li invita a guardare la folla con l'occhio della Provvidenza.

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Il segno della moltiplicazione esprime e anticipa il Regno di Dio nella pienezza della gioia, dell'abbondanza e nella sovrabbondanza quali doni di Dio.

Il segno della moltiplicazione invita anche i discepoli e noi credenti oggi a esaminare sempre con la misura di Dio ogni realtà, e non affrontandola con il metro e il giudizio umano.

La misura umana chiude il limite; lo sguardo della fede apre il limite.

Lo sguardo umano scarta il poco; lo sguardo di Dio rende il poco segno del tutto e per tutti.

Entrare nella storia con la mentalità della terra ci fa confinare ogni cosa nello schema del dato di fatto.

Entrare nella storia con la fede ci fa fare del dato di fatto un'occasione, un trampolino di lancio per il miracolo della Provvidenza che si attualizza nell'oggi.

Gesù, poi, si ritira sulla montagna, da solo.

Proprio perché il miracolo resti un segno e non un pagamento di un appagamento al popolo.

UN SEGNO CHE SI DA' E SI RITRAE: ECCO COSA E' UN MIRACOLO.

 

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