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TESTO Commento su Giovanni 8,21-30

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Martedì della V settimana di Quaresima (23/03/2010)

Vangelo: Gv 8,21-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno
"Tu, chi sei?".

Come vivere questa Parola?

Anche oggi troviamo Gesù impegnato in una discussione con i farisei. Alle sue parole che vorrebbero provocare una presa di posizione nei suoi riguardi che apra loro la via della salvezza, essi oppongono una domanda: "Tu chi sei?".

A Cesarea di Filippo, era stato Gesù a porre una domanda analoga ai dodici: "Ma voi chi dite che io sia?". La risposta di Pietro, a detta dello stesso Gesù, non è frutto di perspicacia umana ma rivelazione divina.

Il dare per scontato che, se non del Padre, almeno di lui si conosca l'identità, può essere un facile tranello che impedisce una conoscenza più profonda e autentica.

Certo, la domanda dei farisei era più provocatoria che altro. Essi avevano già schedato Gesù e non erano disposti a rivedere le loro posizioni. Noi, però, possiamo assumerla con ben altro spirito.

Proviamo a chiedergli: "Tu, chi sei?". E ascoltiamo, senza precomprensioni, la risposta.

"Voi siete di quaggiù, io sono di lassù". È la prima cosa da rimettere a posto. Oggi non si ha difficoltà a riconoscere la grandezza morale di Gesù, ma, anche se verbalmente se ne afferma la divinità, spesso lo si riduce unicamente alla sua dimensione umana. Gesù stesso ha detto che una conoscenza piena di lui la si potrà avere solo quando sarà innalzato da terra. Allora - Egli dice - saprete che "Io sono" (il nome proprio di Dio).

In questo tempo di quaresima inoltrata, proviamo anche noi a sollevare il velo sulla sua identità, fissando Un'affermazione provocatoria che ci spinge a fissare lo sguardo sul Crocifisso in modo nuovo.

Quel volto di Dio fatto nostro fratello, sottratto alla patina dell'abitudinarietà, può metterci a disagio. Ci accorgiamo che è più familiare di quanto pensassimo: è il volto di mia moglie/marito, di mio padre, del collega di lavoro, del medicante, di ogni uomo, in cui è ancora impressa, sebbene sfigurata, l'immagine di Dio. È il mio vero volto, quel volto che molte volte non voglio fissare.

In quel volto è il mistero sublime di ciò che io, che ogni uomo è. Il Figlio di Dio - Figlio dell'uomo Dio mi grida dalla croce che Dio è Padre, perché ogni uomo è suo figlio. Conoscere Lui è scoprire chi siamo!

Svelami, Signore, il tuo volto e aiutami a scoprirti in ogni fratello.

La voce di un Dottore della Chiesa

Non il cielo fu creato a immagine di Dio; non la luna, non il sole, non la bellezza delle stelle né alcun'altra delle cose che si osservano nella natura. Tu solo sei stato creato a immagine di quell'essenza che trascende l'intelletto, a somiglianza di quella bellezza nella quale non v'è difetto, rappresentazione della vera divinità, ricettacolo di vita beata, simulacro dell'autentica luce.
Gregorio di Nissa

 

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