TESTO Il segno
Lunedì della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (20/07/2009)
Vangelo: Mt 12,38-42
"NESSUN SEGNO SARA' DATO
SE NON IL SEGNO DI GIONA "
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Se non si accoglie il profeta come profeta, che senso ha il segno?
La richiesta di segni non è più tale, ma è soltanto la richiesta di prove tangibili e inconfutabili, alla maniera dei processi della giustizia umana.
Ma il segno è per la conversione.
E chi non ha l'atteggiamento della conversione, chiede i segni ma non per la conversione, ma soltanto per altri fini.
Gesù non dà segno alcuno se non quello del profeta Giona.
Cioè segno che rimanda a Gesù e che rimanda a noi.
A Lui, nel suo essere profeta nella morte e nella vita.
A noi, nel nostro essere invitati alla conversione.
Chiedere un segno non è chiedere una cosa.
Ma avere la fede che si atteggia a una persona che è segno per noi.
Giona è rimasto tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, poi rivive.
Gesù è segno della morte e della resurrezione, di questo passaggio.
Noi dobbiamo essere segno di questo passaggio: eccoci anche noi diventati segni.
IL SEGNO VISSUTO DA GESU' INDICA ANCHE UN SEGNO PER NOI