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TESTO Commento su Rm 4,18.22

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

S. Giuseppe (19/03/2010)

Brano biblico: Rm 4,18.22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 1,16.18-21.24

16Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.

18Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. 20Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

24Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa;

Dalla Parola del giorno

"Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, [...E] gli fu accreditato come giustizia".

Come vivere questa Parola?

Qui S. Paolo, scrivendo ai Romani del suo tempo, fa memoria di Abramo la cui fede fu messa talmente a cimento da sembrare che Dio smentisse le promesse a lui fatte circa la moltitudine di suoi discendenti. Certo, che popolo poteva venire da lui se Dio gli chiedeva di sacrificargli, in vecchiaia, l'unico figlio avuto da Sara, vecchia e sterile. Ebbene, Abramo ebbe il coraggio di consegnarsi a Dio con assoluta fiducia in lui. Sì, il suo credere fu ardimento di speranza contro e sopra ogni aspettativa umana. Proprio a motivo di ciò, egli, ancora oggi, è nostro padre nella fede.

Che c'entra con l'umile figura di S. Giuseppe che oggi festeggiamo?

Il falegname di Nazareth fu scelto dal Signore per diventare custode casto della Vergine Maria ed anche in qualche modo l'ombra del Padre celeste presso Gesù bambino e adolescente.

Anche a lui fu chiesta una fede che fosse pieno affidamento a Dio e umilissima collaborazione al suo progetto di redenzione.

Non fu un'avventura facile. Si pensi solo all'ordine dell'Angelo circa il mettere in salvo il Bambino da Erode, con il viaggio in Egitto, portando con sé una puerpera e un bimbo tanto piccolo!

Non trova scuse, non spreca parole Giuseppe ma è tutto nell'assenso obbediente a Dio.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosto accanto a questo santo lontano nel tempo, ma tanto attuale. Non è vero che, proprio ai nostri giorni, il silenzio pervaso da un "sì" pieno di amore a Dio, è la radice sana per un nuovo modo di essere, di dialogare e di agire?

Signore, per intercessione di S. Giuseppe, fa' che io ami il silenzio (non il mutismo) da cui nasce la parola vera e l'azione giusta, costruttiva.

Le parole di un grande Padre della Chiesa

San Giuseppe è servo fedele che Gesù ha costituito come sostegno di sua madre e padre nutrizio della sua carne, cooperatore fedelissimo, in terra, del grande piano dell'incarnazione.
San Bernardo

 

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