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TESTO Oltre la guarigione

don Luciano Sanvito

Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (15/01/2010)

Vangelo: Mc 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 2,1-12

Dopo alcuni giorni Gesù 1entrò di nuovo a Cafàrnao. Si seppe che era in casa 2e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.

3Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. 5Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».

6Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, 11dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». 12Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Trovare modi impensati per raggiungere Gesù.
Ecco la fede.

Quando uno crede trova le strade più strampalate per giungere da Gesù.

Al punto che non solo la fede ottiene la guarigione dalla malattia, ma anche quella dal peccato, malattia morale.

Il lettuccio viene portato dal paralitico guarito, come un segno che gli ricorda e con il quale testimonia anche agli altri che la fede passa attraverso la malattia e la paralisi della sua vita.

Gesù trasfigura la malattia, prima ancora che guarirla.

Il lettuccio si illumina e diventa segno della salvezza e dell'incontro.

Ma la malattia diventa il segno della vera e propria paralisi: quella dell'anima.

E Gesù rialza, fa risorgere là dove sembra esserci solo la morte.

Il paralitico, portato da Gesù con fede per essere guarito nel corpo, viene risanato anche nell'anima.

Quello che chiediamo a Gesù con fede, non solo lo otteniamo, ma ne otteniamo in quella occasione frutti di salvezza al di là delle cose sperate.

La fede non solo ottiene, ma dona anche oltre ciò che abbiamo chiesto.

 

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