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TESTO La matematica... qui è una opinione!!! Ah, se lo fosse anche a scuola!!!

don Nazareno Galullo (giovani)  

Santissima Trinità (Anno B) (15/06/2003)

Vangelo: Mt 28,16-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 28,16-20

16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Parlare della Trinità è sempre...ehm....un casino! Sì, perché per la nostra mentalità "matematica" i conti non tornano affatto. 1+1+1=3... ma è sempre UNO!

Lasciamo perdere la matematica. Qui ci vuole una matematica diversa: quella del cuore. Sì, non dico "quella della fede" perché in questo caso è una questione di cuore: devi fidarti di Gesù, così come ci si fida di un amico: tu sai che non ti fa fregature.

Gesù poteva spiegarla lui la Trinità se proprio voleva. In un certo senso lo fa: nel vangelo di Giovanni dice "chi vede il Padre vede me"!. Qui non dice niente. Il vangelo di Matteo è diverso in questo senso. Gesù parla di "ammaestrare e battezzare" nel nome del Padre...Figlio e Spirito Santo.

Allora mi chiedo: che cosa vuol dire "nel nome"?

Se non ricordo male, dai miei studi di Ragioneria, ricordo che esiste la "rappresentanza". C'è un tipo di rappresentanza che si dice "legale" che è "in nome e per conto di X".

Forse ci sono: agire in nome e per conto di X vuol dire che il rappresentante fa tutto come se lo facesse X.... come se tutte le decisioni le prendesse X. E non deve chiedere a X cosa fare: decide con la sua testa. X gli ha dato una fiducia smisurata... per cui, anche se sbagliasse... sbaglierebbe X.

E ora che c'entra questo? C'entra, c'entra. Gesù affida una rappresentanza ai suoi discepoli, che ricevono una fiducia smisurata: devono agire in nome e per conto della Trinità. E nel momento in cui Gesù dice PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO sta rivelando la Trinità. Sì, perché poteva dire: battezzate e ammaestrate in nome mio. E invece no! AGGIUNGE le altre due persone!

Gioco fatto: Gesù, mentre dà fiducia, mentre "manda", ti rivela chi è. Non che i discepoli non lo conoscessero..., ma conoscevano solo lui!

Credete che subito abbiano capito la Trinità? Ci vorra tempo: le parole di Gesù scenderanno nel cuore e capiranno, man mano che l'apostolato prende piede, che cosa vuol dire Trinità!

La fede in Gesù intanto ti spinge a compiere quello che lui ti chiede. Poi, piano piano comprendi anche che Gesù, il Padre e lo Spirito sono la stessa realtà.

Deduzione:

- la Trinità ha un volto che è quello di Gesù.

- Chi resta con noi fino alla fine del mondo non è soltanto Gesù (d'altronde ascenderà "al Padre"..., sparirà "fisicamente") ma tutta la Trinità.

- Dio è presente nel mondo grazie allo Spirito

Beh, un po' di teologia ci fa bene. Questa poi, è sana teologia, che in questi tempi è positivo rispolverare. Anche perché....si crede sempre meno alla Trinità. Allora...deduco che si crede sempre meno in Dio. Ma credere è fidarsi...., proprio come gli apostoli fanno in questo caso: andranno e ammaestreranno...come bravi rappresentanti di Dio. E Dio, anche se dovessero sbagliare, anche se dovessero comportarsi male...continuerà ad agire grazie a questa sorta di "rappresentanza legale". E tutti i cristiani lo siamo: questo ci carica di grandi responsabilità. Che ne pensate?

WRITE ME!
nazareno@vangelogiovane.it

 

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