PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO La legge della vita

don Luciano Sanvito

don Luciano Sanvito è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

V Domenica di Quaresima (Anno C) (22/03/2010)

Vangelo: Gv 8,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 8,1-11

1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Applicare la legge contro gli altri, mai verso se stessi.

Questa è la nostra regola: applicare sugli altri le regole.

Concentrando quindi tutto sulla regola per la morte.

Evitando che la legge sia invece una regola per la vita.

Gesù instaura con questo gesto il sistema della vita, che non va contro, ma supera la legge fatta per la morte, ponendo in atto la misura, la legge del vivere umano: guarire se stessi attraverso la legge di come vivere.

Il peccato evidente e dichiarato certo che è peccato; ma esso nasconde dietro di sè e apre la strada a quel peccato nascosto che è ben più grave, perché difficile da dichiarare e da estirpare dal cuore.

Infatti, uno dopo l'altro, di fronte a Gesù se ne vanno; solo la donna resta a ricevere il perdono; perché gli altri no?

Non si erano riconosciuti peccatori proprio in quel momento?

Il peccato della donna è grave, ma viene perdonato da Gesù.

Il peccato dei suoi lapidatori è ben più grave, perché non solo non può essere perdonato, ma si è anche allontanato dal confronto, dalla possibilità di perdono, dall'incontro con la sorgente della salvezza.

Solo quell'adultera ora può mettere in atto la logica del perdono ricevuto.

 

Ricerca avanzata  (53951 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: