PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Ma che bello!

don Carlo Occelli  

II Domenica di Quaresima (Anno C) (28/02/2010)

Vangelo: Lc 9,28-36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,28-36

28Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

Iniziando questo cammino che ci conduce al passaggio dalla morte alla vita, la Pasqua, abbiamo paragonato questo itinerario ad un'avventura mozzafiato. Ogni settimana possiamo scoprire un nuovo passaggio segreto che ci introduce ad un nuovo cammino e ci permette di attraversare senza danni i tranelli (le tentazioni) sparsi sul nostro percorso. Ricordi il primo passaggio? Certamente! Il silenzio.

Veniamo a questa pagina: Gesù prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e sale sul monte a pregare.

Chi ama la montagna sa cosa significa salire su un monte: fatica, sudore, pause, paesaggi incantevoli. Camminare, lo sappiamo, fa parte del nostro essere uomini: non possiamo stare fermi, dobbiamo muoverci, crescere. Per questo per noi cristiani il pellegrinaggio ha sempre avuto un fascino particolare, perché ci ricorda chi siamo: uomini in cammino verso la pienezza, la gioia, la felicità duratura.

Certo capiterà di aver male ai piedi, di essere scoraggiati, delusi dal percorso troppo impegnativo. Forse ci saranno momenti - chissà, magari è ciò che stai vivendo tu proprio ora - in cui ci domanderemo: "Ma ce la farò mai? Riuscirò a raggiungere la vetta della montagna? Ad arrivare alla gioia della cima?".

In qualche tratto dell'ascesa - questa nostra quaresima, ma la vita tutta! - ci sarà cattivo tempo. Qualcosa, che non dipende da noi, cercherà di metterci fuori combattimento. Magari salirà la nebbia che non ci confonderà sul giusto sentiero.

Forse stai vivendo un periodo di indecisione: quale sentiero prendere? Quale bivio porta alla cima? Perché la nebbia? Perché proprio ora?

Se non è la nebbia, certamente raggiungeremo qualche passaggio difficile.

In tante occasioni di gite in montagna, accompagnando ragazzi e giovani, mi è spesso capitato di fermarmi in qualche passaggio un po' più complicato o esposto: allora con calma cominci a salire, poi dici al compagno che ti segue: Vedi quella pietra? Metti il piede destro proprio lì, poi sollevati e, all'altezza della mano destra, trovi un bell'appiglio, e poi... e tutto è molto più semplice.

Se qualcuno ha già percorso tante volte quel sentiero, saprà darti una mano!

Caro amico, ti trovi nella nebbia? Sei di fronte ad un passaggio complicato e non ne vieni a capo? Ti stai abbattendo? Non mollare! Insieme, con calma, giungeremo alla meta! Chi ci farà da guida?

"... prese con sé Pietro, Giacomo..." noi non abbiamo una guida qualsiasi, ricordiamocelo!

Gesù è qui per prendere pure te! Prenderti con sé per camminare insieme a te!

Ci mollerà forse nel momento della nebbia? Si dileguerà, dunque, nell'ora del passaggio complicato? Ci abbandonerà nel momento critico? Lui? Lui, che ha dato la vita per noi? Lui che non ha altra meta che accompagnare noi alla meta?
No, certo che non farà così...

Che bello! Grazie Gesù: mi dimentico così spesso che tu mi hai preso con te e cammini con me! Non sono solo... Porto con me questa consapevolezza, nel silenzio del mio cuore me lo ripeto: Gesù non abbandona, viene ad incontrarmi...

Così i tre con Gesù salgono sul monte e Gesù, in preghiera, è trasfigurato: mostra tutta la sua bellezza. Prima della grandi occasioni, Gesù si fermerà sempre in preghiera. Salirà su un altro monte e anche lì cambierà d'aspetto: un volto insanguinato, dolorante, sfigurato.

Qui però Gesù si mostra nella sua bellezza. I tre che sono con lui non capiscono un granché di quello che accade, lo comprenderanno molto più tardi. Tuttavia Pietro, paradossalmente, pur senza capire, afferma con semplicità: è bello per noi stare qui!

Siamo così spesso abituati ad avere in bocca pensieri di scoraggiamento e delusione, che quest'esclamazione di Pietro, mi pare in realtà il passaggio segreto di questa settimana.

Siamo così spesso abituati a dire: non ho capito nulla! Che brutto! Che noioso! Che barba! Che banalità!

Invece abbiamo bisogno di bellezza. Cominciamo semplicemente portando sulle nostre labbra quest'affermazione: che bello! Se ti capiterà di vivere la Messa, quando entri in chiesa, gridalo nel tuo cuore: che bello! Ripetilo quando di alzerai, nel silenzio, nel canto, nell'omelia, nella comunione: che bello!

La Messa che noi celebriamo la Domenica dovrebbe sempre essere questo salire sul Tabor per riempirci occhi e cuore della bellezza di Gesù. Facciamo delle nostre liturgie dei luoghi di bellezza! Bellezza della Parola, degli arredi, del canto, del silenzio, dello stare insieme come comunità... Aiutate noi preti a rendere le nostre Messe semplicemente belle!

Non adagiamoci sulla bruttezza, il nostro sguardo non indugi continuamente su ciò che non va bene!

Noi cristiani siamo uomini che dovrebbero essere più contagiosi nel dire: che bello!

Forse questa settimana potrai ricordare anche a tuo marito o tua moglie: che bello essere qui, con te! Forse potrai sforzarti di dirlo anche sul lavoro, o dopo una lezione. Certamente ti capiterà di ascoltare della buona musica, di guardare un buon film, di ammirare un bel paesaggio: che bello!

Magari ti farai portatore di bellezza semplicemente mettendo un fiore sulla tavola, riordinando camera tua, telefonando ad un amico, dando una carezza all'ammalato che hai in casa, sorridendo a tuo nonno o dando un bacio a tuo figlio!

L'impegno nella preghiera, in personali forme di digiuno, nell'elemosina, nella partecipazione alle liturgie, in opere di bene... se lo viviamo semplicemente come un dovere, ci parrà così faticoso e brutto... che abbruttirà pure noi!

Ma noi cristiani crediamo in un Dio bello! E la bellezza è fonte di gioia!

Nel cammino di questa settimana, ecco il secondo passaggio segreto: la bellezza.

Ricerca bellezza, regalati bellezza, sii tu stesso bellezza!
In Gesù, diventa pure te luminoso come mai!
Buona bellezza a tutti!

 

Ricerca avanzata  (54027 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: