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TESTO Ascoltatelo

don Roberto Seregni  

II Domenica di Quaresima (Anno C) (28/02/2010)

Vangelo: Lc 9,28-36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,28-36

28Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

Eccoci di nuovo, cari amici! Spero che il cammino nel deserto quaresimale sia iniziato nel migliore dei modi e che ciascuno di voi possa davvero fare l'esperienza esaltante della vivificazione operata dallo Spirito.

La liturgia di questa seconda domenica ci propone un passaggio affascinante: dal silenzio del deserto alla luce della trasfigurazione di Gesù. Il passaggio non è solo geografico, ma profondamente spirituale, perché ci fa pregustare qual' è la meta verso la quale siamo incamminati.

La luce della Trasfigurazione è l'energia che ci permette di proseguire il nostro audace cammino quaresimale, è l'esperienza di bellezza che mette a nudo la nostra nostalgia di infinito, è la rivelazione che il Rabbì di Nazareth consegna ai suoi discepoli per svelare la sua gloriosa identità.

Mi piace scrutare i tre amici che Gesù porta con sé prima di immergersi nella preghiera che prepara la Trasfigurazione. I tre sono stremati, i loro occhi si chiudono per il sonno, ma rimangono svegli e così possono fare esperienza della rivelazione del Tabor. Se avessero ceduto al sonno, non avrebbero visto nulla trannei fantasmi dei loro sogni. Penso che questo atteggiamento di vigilanza sia fondamentale anche per noi. Dobbiamo lottare con il sonno della coscienza, con l'assopimento e la dispersione del cuore, per fare esperienza di tutte quelle trasfigurazione quotidiane con cui il Risorto continua a illuminare i nostri giorni. Dobbiamo tenere gli occhi bene aperti per riconoscere i Suoi passaggi, per scoprirlo presente nel nostro quotidiano.

Vorrei attirare la vostra attenzione su quel piccolo itinerario spirituale che Luca descrive nell'atteggiamento dei discepoli. Si parte dalla confusione di Pietro ("non sapeva quel che diceva") e dalla paura generale ("ebbero paura"), all'invito forte della voce che esce dalla nuvola ("ascoltatelo") e si approda al silenzio ("Essi tacquero"). Quanto assomigliamo ai tre amici di Gesù! Penso alle nostre confusioni e paure e a quanto pure noi avremmo davvero urgente necessità di fare nostro l'imperativo di quella voce: "Ascoltatelo". Ascoltare Lui per fare un po' di igiene mentale e di purificazione del cuore. Ascoltare Lui per zittire le distrazioni che ci portano alla deriva. Ascoltare Lui nella Sua Parola che quotidianamente viene annunciata e spezzata nelle nostre comunità. Ascoltare Lui per nutrire di cibo sostanzioso il nostro cammino di vivificazione quaresimale.

Coraggio cari amici! Lasciamoci illuminare dalla bellezza del Tabor, lasciamo che la sua Parola trasfiguri il nostro cuore e la nostra vita!

Tra i "Ritagli dello Spirito" (www.oratoriotirano.wordpress.com) potrete trovare testi e preghiere per il vostro cammino quaresimale.

PREGARE LA PAROLA - Seconda domenica di Quaresima

Ti preghiamo, Signore Gesù,

la Luce del Tabor sia guida nel nostro cammino di conversione.

Donaci la certezza che nel buio e nella confusione della vita,

Tu sei quella Luce di bellezza che ridona forza ai nostri passi.
Anche quando avremo paura o vorremmo scappare,
punteremo tutto sulla Tua Parola che rinnova il cuore.
Ascolteremo Te, Figlio amato,
per scoprirci amati, figli nel Figlio.
Non lasceremo che altre parole ci distraggano,
che altre voci inquinino il cuore,

che la Tua Parola sia dimenticata.

Maria, madre Tua e madre nostra,
aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.
Amen.

Buona settimana
don Roberto
robertoseregni@libero.it

 

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