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TESTO Fuggiranno tristezza e pianto

mons. Antonio Riboldi

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III Domenica di Avvento (Anno A) - Gaudete (16/12/2001)

Vangelo: Mt 11,2-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,2-11

In quel tempo, 2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via.

11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

Che si sta avvicinando il Natale, lo si sente, e speriamo che questa attesa o avvento non si limiti alla solita manifestazione di consumi e corsa per regali, che questa volta stonerebbe, e parecchio, avendo gli occhi ed il cuore pieno delle sofferenze e paure che si sono succedute e succedono sulla nostra terra.

C'è per fortuna nell'aria una voglia di solidarietà, di condivisione con il dolore, che è testimonianza che l'amore regna ancora tra di noi, e dove c'è amore lì davvero si afferma la presenza operante di Dio.

Ovunque c'è un moltiplicarsi di iniziative di bontà verso chi ha bisogno di sentirsela vicina la bontà, come i poveri di tutto il mondo, i sofferenti di ogni tipo. E' come sentire un grido che si alza e chiede non cose, ma amore. Si svela davvero la nostra natura di figli del Padre. Si sveglia il bisogno che Dio si faccia vicino a noi: nasca ovunque e porti la pace agli uomini di buona volontà.

E Dio risponde a questo meraviglioso anelito, che auguro a tutti voi che mi leggete, con le parole del profeta Isaia: "Si rallegrino il deserto e la terra arida esulti e fiorisca la steppa...Essi vedranno la gloria del Signore la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio, non temete: ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarci". Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto. Ci sarà una strada appianata e la chiameranno "Via santa. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo: felicità perenne e il loro capo: gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto" (Is.35,1-10)

Il Vangelo di oggi è il sorprendente incontro di Gesù con Giovanni.

L'incontro di chi non solo attendeva il Messia e predicava a tutti la necessità di una degna preparazione, "Preparate le vie del Signore", ma di colui che a suo tempo l'avrebbe indicato alla gente e quindi a tutti noi. Ed è bello davvero quanto Gesù dice di Giovanni: "Chi siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nel palazzo del re. E allora che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Si, vi dico, anche più di un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: ecco io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te" (Mt.11,2-11)

E in questo tempo che precede il Natale sono tanti i modi ed i segni che sono un preparare la via davanti al Signore. E spero che anche noi siamo tra quanti sanno tracciare la strada verso Cristo.

Voglio trasmettere a voi quanto un mio carissimo amico, che dirige una comunità di disabili nel Bellunese, ha pensato e programmato. Ha chiesto per via diplomatica, a tutti i governi del mondo, di avere una pietra del loro Paese: una pietra che fosse testimone di una storia del popolo. Come per esempio una pietra che ha "visto" la bomba atomica a Hiroshima. E per via diplomatica, tramite ambasciatori o consoli delle varie nazioni, ha messo insieme ben 170 "pietre" di 176 nazioni del mondo. Ossia ben 170 storie di popoli de1 secolo appena chiuso ed in questo. Una memoria eccezionale fatta da testimoni che scrivono gioie e dolori di popoli. Lo ha chiamato "Museo dei sogni". A suo tempo aveva commissionato ad un artigiano di Gerusalemme di costruire un Gesù Bambino, che venisse dalla Sua terra, quella terra che ora trasuda tanto sangue e dolore. Alla fine di novembre andò a ritirare il Bambino e si spinse, nonostante il pericolo, fino a Betlemme per deporLo nella sua cuna. Dalla fine di Novembre quel Bambino, come in un pellegrinaggio, partendo da Palermo, conoscerà senza soste i luoghi della sofferenza e della bontà di tutta Italia, con un percorso che non tralascia alcuna regione, Sardegna compresa. Un programma denso di incontri, di preghiere: come messaggero di invito alla pace di invito ad incontrare Gesù nell'uomo sempre e quindi amarLo: come realmente ha fatto e fa Gesù con noi.

Ho sotto gli occhi le tappe quotidiane e anch'io rimango sorpreso di quanto avviene. Le cronache dei luoghi ove il Bambino si ferma, raccontano un interesse incredibile ed una vog1ia di farsi vicino a quel Gesù che è la pace. Il Bambino Gesù terminerà il suo pellegrinaggio a Feltre, presso la Comunità di S. Francesco. Le pietre del mondo, a questo punto, non saranno più divise ma si uniranno fino a formare una casa dove sarà depositato il Bambino Gesù. Come a dire che Gesù è venuto per tutti gli uomini, senza distinzione ed è venuto per unire nell'amore tutti, ma proprio tutti: perché così solo si traccerà il sentiero della giustizia e della pace.

E ringrazio Dio di questi tanti segni positivi che fanno strada a Dio che viene.

 

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