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TESTO Commento su Marco 1,21-28

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (12/01/2010)

Vangelo: Mc 1,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità.

Come vivere questa Parola?

Nel Vangelo di oggi, Marco mette in risalto la differenza fra Gesù e gli altri rabbi del suo tempo. Essi infatti, erano intenti a spiegare la legge, sovente perdendosi in discussioni interminabili sulle minutine. Gesù introduce concetti nuovi e parla con autorità, con potere. Il suo insegnamento insiste sull'urgenza di convertirsi perché il regno di Dio è vicino. È un messaggio di speranza che tocca la vita personale degli ascoltatori. Di più, Gesù parla con l'autorità di Dio e la gente intuisce la sincerità e la veracità del suo messaggio; il fascino che egli esercita fa intravedere qualcosa del mistero di Dio. Gesù dimostra inoltre, un nuovo modo di comportarsi con Dio: Dio è vicino, lo si può chiamare ‘Abba' - Padre, ci si può fidare di Lui perché Egli vuole sempre il bene dei suoi figli.

Mentre Gesù sta insegnando nella sinagoga di Cafarnao, entra un uomo posseduto da uno spirito immondo. Questi identifica subito Gesù: "Io so chi tu sei: il santo di Dio". Lo spirito impuro riconosce in lui, l'autorità di Dio. Gesù lo fa tacere e lo fa uscire dall'uomo. E tutti i presenti si chiedono meravigliati: "Che è mai questo ... Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono".

Nella mia pausa contemplativa di oggi, considero il fatto che Gesù è venuto per rischiarare le nostre tenebre, a metterci nella verità. Ho il potere di soffocare la sua voce con il chiasso che mi porto dentro, oppure fare silenzio e accogliere la Parola che ha autorità di liberarmi e condurmi al Padre.

Signore, donami un cuore riconoscente per comprendere tutto il bene che ricevo sempre da te. Donami un cuore vigilante per respingere il male e accogliere con fiducia la tua novità nella mia vita, cioè la tua presenza salvifica.

La voce di un Padre della Chiesa

Ora il Padre ha manifestato il Figlio allo scopo di rendersi manifesto a tutti per mezzo di lui, e di accogliere nella santità, nell' incorruttabilità e nel refrigerio eterno coloro che credono a lui. Credere a lui poi, è fare la sua volontà.
Sant'Ireneo

 

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