TESTO Commento su Matteo 21,27
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Lunedì della III settimana di Avvento (14/12/2009)
Vangelo: Mt 21,27
Dalla Parola del giorno
"Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose".
Come vivere questa Parola?
Mentre Gesù insegnava nel Tempio, dopo l'episodio della profanazione, i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo gli dissero: "Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità"? Non lo interrogavano perché alla ricerca della verità ma per imbrogliare Gesù con i loro ragionamenti tortuosi. Volevano condurlo ad opporsi alle tante leggi che offuscavano l'autorità di Dio.
Conoscendo il loro intento, Gesù sta al gioco e pone anch'Egli una domanda acuta :"Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?". Rispondere a tali domande era impossibile senza prendere posizione pro o contro Giovanni, considerato dal popolo una profeta di Dio. Implicita, nella provocazione di Gesù, è la sfida di pronunciarsi per Lui o contro di Lui.
Gesù coglie ogni occasione per manifestare la sua vera identità, ma i capi dei sacerdoti e molti anziani rimangono chiusi nel loro individualismo.
Avevano ascoltato giorno dopo giorno il suo insegnamento, avevano visto i miracoli, avevano sentito la testimonianza di Giovanni e conoscevano le scritture, ma non hanno saputo interpretare l'oggi di Dio. La cecità più grave è quella della volontà: non vogliono vedere perché presumono di sapere più di Gesù.
Nella mia pausa contemplativa oggi, rifletterò sui modi con cui Gesù mi viene incontro quotidianamente e mi parla con autorità: nell'Eucaristia, nelle Scritture, nelle persone e negli avvenimenti. Pregherò umilmente:
Signore Gesù, dammi luce perché veda in Te la Verità e la ragione di tutto.
Un testimone di oggi
Il valore della presenza di Gesù si coglie nel momento in cui si lavora per un incontro quotidiano, autentico e concreto ... che deve snodarsi attraverso la frequenza ai sacramenti, l'ascolto assiduo della Parola l'impiego indefesso ad aprire il proprio cuore e la propria esistenza alla grazia che ci viene offerta attraverso tutti questi canali.
Alessio De Stefano