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TESTO Alzatevi!

Monastero Janua Coeli  

I Domenica di Avvento (Anno C) (29/11/2009)

Vangelo: Lc 21,25-28.34-36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 21,25-28.34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Avvento... Gesù viene. Questo è il tempo in cui vegliare in attesa ... il tempo del ritrovarsi. Non ti accorgi che ti afferrano tutte le cose che fai? Sei prigioniero degli affanni della vita. Ti stordiscono le parole che ti gironzolano dentro. Ti ubriacano i rumori che a valanga ti sommergono, ovunque. Puoi scegliere di stare un attimo in silenzio? Forse puoi fuggire per trovarlo. È tempo che tu lo faccia. Te lo chiede il tuo cuore. È arido, è affamato, è afflitto ... e tu non te ne accorgi. Ti colpisce ancora il sorriso delle persone con cui abiti e per cui lavori e fai sacrifici? Ti commuove la parola che al mattino ti viene rivolta e per la quale non hai fatto altro che esserci? Dio è il tuo pane. La vita è il tuo tempo. Ma se la smania ti porta via dall'attenzione profonda alle persone, alle situazioni ... cosa diventa la tua vita? Apri la Scrittura, e sarai sazio. Donati interamente, e ti ritroverai. Fermati un attimo! C'è qualcuno che ha bisogno di te. E sai chi è? Tu.

Buon cammino! verso le nubi del cielo ... Non metterai le ali, ma Lui verrà a te, perché il Verbo si fa carne, oggi, per abitare la tua esistenza. Tu sei prezioso ai suoi occhi, sei degno di stima, e Lui ti ama!...

Alzatevi!

MEDITAZIONE
Domande

Alzate il capo... Ecco l'invito dell'avvento. Qualcosa accadrà. Qualcuno sta arrivando. E tu che fai? Aspetti chiuso nei tuoi timori fino a morire di angoscia oppure ti scrolli di dosso i pesi delle tue ansie e vai incontro agli eventi con cuore leggero e disponibile ad accogliere la novità del giorno nuovo?
Chiave di lettura

Il sole, la luna, le stelle ... creature di questo universo che segnano il tempo dell'uomo. Tutti gli uomini che guardano in alto, si sentono custoditi da queste luci quotidiane che rendono luminoso il vivere. Quando il sole si oscura e la luna è in ombra, quando il cielo è coperto e non si vede neanche una stella, il cuore si fa mesto. E non solo! Sulla terra si respira un'aria diversa. Gesù parla di eventi futuri e annuncia ciò che gli uomini proveranno: angoscia che si comunica vicendevolmente e ansia per tutto il rumore che il male genera attorno a sé. La paura, crescendo, fa morire l'uomo di fronte ai fantasmi di ciò che ancora deve avvenire. La paura ti chiude, ti rende passivo, ti fa consumare le cose e le persone perché spegne in te ogni slancio di fronte ad una eventuale sconfitta o ripensamento o incertezza. Diventa per te fondamentale sfuggire alle possibili Uno sconvolgimento generale che predispone alla venuta di Cristo. Il Figlio dell'uomo, uno di noi, che però si distingue. Viene dall'alto, su una nube, con grande potenza e gloria perché è signore di tutto ciò che esiste. L'invito che oggi ognuno sente rivolto a sé è semplice: Alzati! Leva il capo perché si avvicina il momento in cui sarai veramente libero. Perché tu possa levare il capo il tuo cuore non sia pesante. Sei chiamato a passare dal consumare al custodire, dall'attendere inerte a metterti in piedi, dal ripiegarti sulle tue cose al sollevare lo sguardo. Il centro dell'attenzione spostalo! Quando al centro non ci sei tu, ti riposi da fatiche inutili, dalla prestazione continua, dall'obbligo imperativo del non sbagliare mai, dalle aspettative tiranne della tua immagine. Gesù ci ricorda: State attenti a voi stessi! I cuori si appesantiscono quando ti disperdi in mille volti, quando ti stordisci per non sentire il dolore e la fatica, quando segui la smania di una irrequietezza senza limiti ... Non è l'inquietudien di chi cerca al di fuori di sé il senso di ciò che vive, bensì l'insoddisfazione di chi non trova mai pace e vive tutto come un affanno. Quando Gesù entra nella tua vita può esserti liberazione o laccio. Se sei libero, sei attratto da Cristo e vai sulla nube incontro a lui. Se sei prigioniero, la sua venuta ti stringe e ti soffoca, ti impedisce di camminare a testa alta. Vegliare e pregare: ecco le coordinate di chi attende con amore il suo ritorno. E questo ritorno è nel tuo oggi! Se preghi, Lui è già con te. Se vegli, il pensiero di Lui fa della tua attesa uno spazio di nube, qualcosa che ti solleva dalla tua condizione e ti porta a scrutare orizzonti più ampi, incominci a vedere dalle altezze di Dio!

PREGHIERA

Alzo gli occhi verso i monti, da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto cielo e terra (salmo 122).

CONTEMPLAZIONE

A te, Signore, levo i miei occhi. A te che sei tutta la mia gioia. Tu mi inviti a cercare la strada del ritorno quando mi chiedi di sollevare i miei occhi. La strada del ritorno a te. La nube che ti porta fino a me è la voce interiore che balbetta gemiti di lontananza: lo Spirito ti cerca in me e non ti trova, attraversa le mie angosce, le mie paure, le mie ansie finché non travolge ogni cosa e annulla ogni ostacolo, ogni distanza. Finché guarderò me stesso, non potrò intendere cosa sia il Figlio dell'uomo su una nube del cielo che viene fino a me. Tu mi strappi al possesso, mi disorienti quando mi chiedi di non appesantire il cuore, di seguirti sulle vie della storia a braccia aperte e benedicenti. Tu, e solo tu, puoi chiedermi tanto! E io voglio dirti, oggi, che sono disposto...

Il Vangelo dei piccoli

Gesù parla di segni in cielo, nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra di angoscia e di ansia, di paura. Cos'è la paura? Una emozione forte che aiuta l'uomo a non morire. Se non ci fosse la paura che ti avverte di un pericolo esterno, tu moriresti perché vi andresti incontro. Se vedi un albero che cade, ti scansi perché hai paura che ti venga addosso. È normale avere paura. Ma se la paura diventa più grande del pericolo, tu muori lo stesso, non più per il pericolo, ma per la paura. È normale avere paura di un leone che ti viene incontro, è esagerato avere paura di una formica ... Perché le paure diventano giganti? Quando invece di vivere a cuore aperto ti chiudi e guardi solo le tue cose, ti sembra di stare bene e invece cominci ad allontanarti dagli altri e dalla vita, ti ritrovi solo e poi ti crescono dentro le paure ... Il cuore diventa pesante se ti chiudi. Ti attirano tutte le cose, ma poi alla fine nessuna ti prende particolarmente il cuore. Ti stordisci con musiche, giochi, passatempi, parole e non riesci più a distinguere i tuoi pensieri perché mangi i pensieri di tutti, guardando la televisione, i films, i cartelloni per strada. Quando ti fermi qualche minuto a riflettere con te stesso insieme a Gesù? Oggi inizia il periodo di avvento, il tempo in cui ci prepariamo a ricevere la venuta di Gesù. Ma quando viene? A Natale soltanto? No. Gesù viene tutti i giorni, sei tu che non ti accorgi di lui! Se guardi sempre per terra e non alzi mai gli occhi al cielo, non ti accorgi che dietro le nuvole Lui ti guarda e ti dice: Io sono con te, non sei solo ... la culla che serve a Betlemme è il tuo cuore, comincia a prepararlo!

 

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