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TESTO A te, Signore, innalzo l'anima mia, in te confido

don Remigio Menegatti  

I Domenica di Avvento (Anno C) (29/11/2009)

Vangelo: Lc 21,25-28.34-36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 21,25-28.34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

PREGHIERA DI COLLETTA

Padre Santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell'umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza, perché sappiamo attendere senza turbamento il ritorno glorioso del Cristo giudice e salvatore. Egli è Dio...

Mantieni nei secoli le tue promesse

Verranno giorni - oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda. Tutta la storia del primo e del secondo Israele è segnata dalla promessa di Dio; una promessa che si attua in parte ma per aprirsi ad una ulteriore attesa, in un cammino che allarga il cuore alla speranza di beni sempre più grandi: la piena comunione con Dio, quando vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. La piena realizzazione di questa serie di promesse è il Cristo, che svela completamente l'amore del Padre. Anche alla fine della storia apparirà quanto è fedele il Signore verso quanti ha chiamato alla comunione con lui in Cristo.

Guardo con fede, e quindi con speranza, alla storia oppure sono chiuso nel pessimismo? Attendo fondandomi sulla fedeltà di Dio?

Rialza il capo dell'umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza

In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra... Una terra dove giustizia e diritto non fioriscono da sole, hanno bisogno dell'intervento di Dio e di quanti lui manda per mantenere viva l'attesa della sua presenza di salvezza.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. La visione di realtà negative non smentisce la fede dei credenti, ma anzi stimola a cercare ancora meglio nella fedeltà di Dio la piena risposta alle loro domande.

Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Anche nei momenti più difficili non viene meno la speranza; quando tutto sembra mettersi male, il credente è invitato ad alzare la testa, per ammirare il dono di Dio manifestato in Gesù.

La mia attesa si traduce anche in preghiera, in gesti di servizio, in condivisione del bene che continuamente sta germogliando? Mi sento chiuso nella paura o aperto alla speranza?

Attendere senza turbamento il ritorno glorioso del Cristo giudice e salvatore

Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia. L'atteggiamento del credente non è quello del sognatore ingenuo, perché non si fonda sulle forze umane o sul caso. È la speranza certa di chi sa che può contare sul Dio fedele.

Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo. La speranza si traduce nel vegliare, ovvero la capacità di non essere sorpresi dal male e riuscire invece a vivere nella fedeltà, così da rispondere alla fedeltà di Dio stesso.

La mia preghiera è un segnale della mia speranza? So lodare e ringraziare il Signore? Lo riconosco all'opera in questa storia attuale o sono nostalgico di un passato visto come "età-dell'oro"?

PREGHIERA CONCLUSIVA

Padre, tu ci inviti a prestare attenzione al tuo dono: il Cristo nostro Salvatore. Egli viene a portare la speranza nella nostra vicenda umana. Fa' che lo riconosciamo fin d'ora per essere accolti un giorno nella tua casa. Ci ha invitato a vegliare e pregare: lo facciamo con le sue parole, e i suoi sentimenti e ti diciamo con gioia Padre nostro che sei nei cieli...

Libri di don Remigio Menegatti

 

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