TESTO Commento su Ger 33,15-16
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I Domenica di Avvento (Anno C) (29/11/2009)
Brano biblico: Ger 33,15-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
«34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Dalla Parola del giorno
In quei giorni farò germogliare un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra
Come vivere questa Parola?
Per riscoprire il Natale e riapprendere vitalmente in una gioia profonda che non è il mercantilismo dei regali, l'Avvento che oggi inizia è un periodo prezioso.
La prima lettura di oggi, tratta dal profeta Geremia, prospetta il realizzarsi in pienezza delle promesse di Dio. Esse convergono su un "germoglio giusto che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra". E chi è questo Germoglio se non il Messia promesso da secoli a Israele: quel Gesù di Nazareth che ha rivoluzionato i criteri della vita vera e felice col suo vangelo?
Ecco: Natale è il fare memoria del suo essere nato in terra dalla Vergine Maria. Ma è anche un proiettarsi nel futuro, quando non parzialmente ma in pienezza si realizzerà il trionfo di quella giustizia senza la quale non esiste la pace, e la carità è menzogna.
Avvento significa "venuta". In attesa dunque di questa pienezza di giustizia che colmerà la storia e la farà straripare di veri beni, noi siamo chiamati a praticare anzitutto la giustizia. Non si può dirsi cattolici praticanti solo perché si va a Messa alla domenica e si ottempera a certe pratiche religiose, ma ci si appiattisce sulla mentalità affarista del tornaconto, del compromesso e dell'accumulo di beni per il benessere proprio e dei figli.
Devo vivere in casa e fuori la giustizia. Nella relazionalità con le persone e con le cose. Solo testimoniando coerenza con le parole e le azioni di Gesù che ho scelto come mio Signore, io potrò vivere un Avvento di luce e gioia nel cuore.
Tu, Signore Gesù, "Germoglio giusto" per eccellenza, aprimi a vie di rettitudine nel pensiero, nella volontà, nelle parole, e nelle azioni.
La voce di un arcivescovo
Siamo in attesa di una liberazione. Ed essa verrà. Già viene, nelle nostre stesse prove, perché passa attraverso le nostre sofferenze e le nostre prove... Ecco il Messia che aspettiamo. Anche l'Avvento, come ogni realtà cristiana, per condurre alla vera gioia del Natale deve passare per il venerdì santo
H. Teissier