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TESTO Commento su Luca 21,36

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (28/11/2009)

Vangelo: Lc 21,36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

"Vegliate in ogni momento pregando"

Come vivere questa Parola?

L'invito di Gesù è a rimanere svegli e a pregare, dentro la consapevolezza di quello che ha detto prima: il fatto che tutto, in questa vita, sta rapidamente passando e viene la vita piena, la realizzazione di ogni bene sognato a lungo e perseguito con tutto il meglio di noi aiutato dalla grazia di Dio.

Questi due verbi all'imperativo: "vegliate" e "pregate", si rivelano ancora più incisivi ed esprimono qualcosa d'inequivocabile perché, poco prima, Gesù ci ha messi all'erta circa l'impedimento più pericoloso all'esito felice del nostro vivere. Si tratta dell'appesantimento del cuore. È un'espressione che esprime bene la causa prima di ogni abbandono e deriva, di quell'andare poi vagando su strade sbagliate dentro oscurità e morte.

In genere non avviene di colpo ma è concomitante a un graduale lasciarsi andare, abbandonare il cammino spirituale attratti dalle lusinghe della mondanità. La terapia per combattere questo male è proprio l'impegno a vegliare pregando.

Stai sveglio, vigili con discernimento perseverante sulla tua condotta. T'impegni dunque, non con le sole tue forze, ma con quella grazia di Dio che, appunto, ti viene dalla perseverante preghiera.

La fine di tutto non sarà all'insegna della facilità. Il passaggio da questa all'altra vita, sia nell'esperienza personale che di tutti, esige quella forza di cui parla Gesù: qualcosa che dall'Alto viene dato a chi è vigilante e persevera nella preghiera.

Signore, non permettere che io viva un cristianesimo sonnacchioso e accomodante. Dammi la forza del tuo Spirito, aiutandomi ad essere vigile e orante.

La voce di un dottore della Chiesa

Siate vigilanti, perché i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita" (Lc 21,34).Ecco, in verità, o carissimi, un precetto di cui sappiamo che ci riguarda in modo specialissimo, noi che non dubitiamo che il giorno annunciato in questi termini, per quanto nascosto, sia molto vicino. E' opportuno che ogni uomo si prepari alla sua venuta, di modo che non vi sia nessuno che risulti o schiavo del ventre (cf. Rm 16,18) o implicato negli affanni della vita.
Leone Magno

 

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