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TESTO Commento su Marco 3,34-35
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Presentazione della Beata Vergine Maria (21/11/2009)
Vangelo: Mc 3,31-35 
31Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. 32Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». 33Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 34Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Dalla parola del giorno
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre".
Come vivere questa Parola?
Oggi, il Vangelo ci pone una domanda velata: cosa vuol dire far parte della famiglia di Gesù? La risposta si trova nel vissuto di sua madre, Maria.
Ella era una giovane semplice quando l'angelo Gabriele le comunicò la notizia che avrebbe sconvolto tutta la sua esistenza: "Il Signore è con te... hai trovato grazia presso Dio...concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù... Figlio dell'Altissimo... il suo regno non avrà mai fine".
Dall'inizio della vita, Maria aveva goduto un'amicizia speciale con Dio, quindi era aperta e desiderava con tutto il cuore di fare la sua volontà. Nonostante la gravità del momento e la grandezza della proposta, che certo, superava i suoi progetti umani, rispose "Sì" e accolse l'Emmanuele, ‘Dio con noi' nel suo grembo. Da quell'istante Maria, come ogni mamma, seguiva le vicende della vita del suo figlio, sovente nel buio e nell'incomprensione. Una vita di attesa che la portava sempre al di là delle proprie forze verso un futuro incognito ma pienamente accettato nella fede e nell'amore. Dalla nascita fino alla morte di croce la Madre era con lui, gustando i momenti di gioia e soffrendo i momenti tragici della passione, come solo una mamma potrebbe patire; però, sempre con la fiducia di essere nelle mani di Dio-Amore. Il discepolo dovrebbe essere così, come Maria, per far parte della famiglia di Gesù.
Nella mia pausa contemplativa confronterò la mia vita di fede con quella di Maria. Sono capace di accogliere Dio e di comunicare con Lui dentro di me? Cerco di fare la sua volontà anche senza capire fino in fondo le conseguenze, anche quando ciò richiede la rinuncia ai miei progetti o porta alla incomprensione?
O Maria, il Signore è con te! Aiutami ad accogliere il tuo Figlio e a fare la volontà del Padre, giorno per giorno per il bene di tutta la famiglia di Gesù.
Le parole di un testimone di oggi
Chi è mia madre, chi sono i miei fratelli? Gesù intendeva estendere a tutti i suoi discepoli i rapporti di famiglia, di fiducia, di tenerezza, di reciprocità, non da sangue né da carne generati, ma da Dio. Inizio di Chiesa, prima cellula, nel dono della reciproca ospitalità.
Ermes Ronchi