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TESTO Commento su Ap 12,7-8

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele (29/09/2009)

Brano biblico: Ap 12,7-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,47-51

47Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». 48Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». 49Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». 50Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». 51Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Dalla Parola del giorno

“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo”.

Come vivere questa Parola?

L’Apocalisse, da cui è tratta questa pericope, narra di una guerra avvenuta nelle sfere celesti invisibili. Hanno combattuto tra loro gli Angeli (creature fatte soltanto di spirito). Quelli buoni, cioè fedeli a Dio, si sono opposti, in forte combattimento, agli angeli ribelli al Creatore.

Della prima schiera era a capo l’Arcangelo Michele, della seconda il dragone o satana, “il serpente antico” di cui parla la Genesi (3,1ss).

Ciò che conta qui evidenziare è che la visione dell’Apocalisse, pur senza rivestimenti simbolici, è evento continuo nelle nostre giornate. Sì, c’è una lotta perenne tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre. La scommessa esistenziale, per ogni uomo, anche per me oggi, è di scegliere la luce. E la luce ha un nome umano-divino. È la persona stessa di Cristo! Ci conforta poter credere che, proprio dentro le confusioni, le contraddizioni e contrarietà innescate continuamente da satana per farci cadere, si fa largo la presenza degli Angeli, questi esseri spirituali il cui nome (= messaggeri, annunciatori) non designa la natura ma la funzione. Sì, il compito di Michele, il grande oppositore di satana, è quello di aiutarci a vivere bene la nostra dimensione spirituale e quella di vivere bene (cioè da uomini e non da animali) anche la nostra dimensione corporale.

Il nome Michele significa: “Chi è come Dio?”. Qualcuno ha chiamato questo Angelo “il primo umile della storia”. Altri due Arcangeli di spicco nella Bibbia sono Gabriele, colui che reca lieti annunci (si pensi all’annunciazione a Maria) e Raffaele che significa “Medicina di Dio” perché aiutò Tobia a guarire dalla cecità.

Che pensare, in pausa contemplativa, se non che anche gli Angeli sono un grande segno del fatto che Dio ci ama?

Signore, manda tanti Angeli sulle mie vie perché siano vie di obbedienza al Tuo amore.

La voce di un grande santo

Un’anima non è mai senza la scorta degli angeli, questi spiriti illuminati sanno benissimo che l’anima nostra ha più valore che non tutto il mondo.
Bernardo di Chiaravalle

 

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