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TESTO Commento su Luca 9,43-45

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (26/09/2009)

Vangelo: Lc 9,43-45 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,43-45

43E tutti restavano stupiti di fronte alla grandezza di Dio.

Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: 44«Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». 45Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Dalla Parola del giorno

Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini.

Come vivere questa Parola?

Oggi, il profeta Zaccaria annuncia un oracolo stupendo: “Io vengo in mezzo a te”. Quest’oracolo avrà il suo culmine nella persona di Gesù. Con l’incarnazione lui è venuto tra noi a condividere la nostra vita in tutte le sue dimensioni salvo il peccato. Poi, in piena obbedienza al piano del Padre, ci ha fatto partecipi della sua vita divina.

Nel Vangelo di ieri, Gesù cercava di aprire la mente dei discepoli circa la sua passione e oggi lo sottolinea ancora di più: “Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato in mano degli uomini”. Ma i discepoli non comprendono. Sembra loro una cosa assurda. Anche oggi, con tutti gli aiuti che provengono dalla Chiesa, gli studi, i libri, la passione, morte e risurrezione di Gesù ormai evento storico incontestato, queste parole rimangano inspiegabili perché si tratta del segreto di Dio-misericordia che va al di là delle nostre capacità umane. Occorre che la luce della Pasqua faccia strada nella nostra mente e nel nostro cuore perché possiamo giungere ad una comunione di vita con Dio.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, cercherò di stare con Gesù, ascoltando la sua parola, cercando di essere in comunione con lui. E forse anch’io avrò un’esperienza simile a quella dei discepoli di Emmaus:“In quel momento gli occhi dei due discepoli si aprirono e riconobbero Gesù” (Lc 24,13-35).

Mio Dio Ti adoro! Fa’ che sempre ti riconosca nella Parola e nel Pane spezzato.

Le parole di un teologo

È certo: nello stato definitivo non vivremo più isolati ma in una festosa e gratificante comunione. E la comunione sarà straordinaria: prima di tutto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. E poi con la moltitudine dei santi e delle sante, con la comunità dei salvati, con la gratificante compagnia dell’umanità di tutti i tempi.
P.G.Cabra

 

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