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TESTO Commento su Matteo 1,1-16.18-23 (forma breve: Matteo 1,18-23)

a cura dei Carmelitani  

Natività della Beata Vergine Maria (08/09/2009)

Vangelo: Mt 1,1-16.18-23 (forma breve: Mt 1,18-23) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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Non capisco la citazione di Mt 1,1-16.18-23(formabreve:mt1,18-23

1) Preghiera

O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

2) Lettura del Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo 1,1-16.18-23

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naasson, Naasson generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.

Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.

Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiud, Abiud generò Eliacim, Eliacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliud, Eliud generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.

Ecco poi come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.

Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele”, che significa “Dio con noi”.

3) Riflessione

Oggi, 8 settembre, festa della Natività di Nostra Signora, il vangelo riporta la genealogia o la carta d’identità di Gesù. Per mezzo dell’elenco degli antenati, l’evangelista racconta alle comunità chi è Gesù e come Dio agisce in modo sorprendente per compiere la sua promessa. Sulle nostre carte di identità c’è il nostro nome ed il cognome dei nostri genitori. Alcune persone, per dire chi sono, ricordano anche i nomi dei nonni e delle nonne. Altre, si vergognano degli antenati della loro famiglia, e si nascondono dietro apparenze che ingannano. La carta d’identità di Gesù ha molti nomi. Nell’elenco dei nomi c‘è una grande novità. In quel tempo, le genealogie indicavano solo il nome degli uomini. Per questo, sorprende che Matteo metta anche cinque donne tra gli antenati di Gesù: Tamar, Raab, Ruth, la moglie di Uria e Maria. Perché scelse proprio queste cinque donne, e non altre? Questa è la domanda che il vangelo di Matteo lascia a noi.

• Matteo 1,1-17: La lunga lista di nomi – l’inizio e la fine della genealogia. All’inizio ed alla fine della genealogia, Matteo fa capire chiaramente qual è l’identità di Gesù: lui è il Messia, figlio di Davide e figlio di Abramo. Quale discendente di Davide, Gesù è la risposta di Dio alle aspettative del popolo giudeo. (2 Sam 7,12-16). Quale discendente di Abramo, è fonte di benedizioni e di speranza per tutte le nazioni della terra (Gen 12,13). Così, sia i giudei che i pagani che fanno parte delle comunità della Siria e della Palestina all’epoca di Matteo, potevano vedere le loro speranze realizzate in Gesù.

Elaborando l’elenco degli antenati di Gesù, Matteo adotta uno schema di 3 x 14 generazioni (Mt 1,17). Il numero 2 è il numero della divinità. Il numero 14 è due volte 7, che è il numero della perfezione. In quel tempo, era cosa comune interpretare o calcolare l’azione di Dio servendosi di numeri e di date. Per mezzo di questi calcoli simbolici, Matteo rivela la presenza di Dio lungo generazioni ed esprime la convinzione delle comunità che dicevano che Gesù apparve nel tempo stabilito da Dio. Con la sua venuta la storia raggiunge il suo pieno compimento.

Il messaggio delle cinque donne citate nella genealogia. Gesù è la risposta di Dio alle aspettative sia dei giudei che dei pagani, pero lo è in modo completamento sorprendente. Nelle storie delle quattro donne dell’AT, citate nella genealogia, c’è qualcosa di anormale. Le quattro erano straniere, concepirono i loro figli fuori dagli schemi normali del comportamento dell’epoca e non soddisfanno le esigenze delle leggi di purezza del tempo di Gesù.

Tamar, una cananea, vedova, si veste da prostituta per obbligare Giuda ad esserle fedele e a dargli un figlio (Gen 38,1-30).

Raab, una cananea, prostituta di Gerico, fece alleanza con gli israeliti. Li aiutò ad entrare nella Terra Promessa e professò la fede in un Dio che libera dall’Esodo. (Gs 2,1-21). Betsabea, una ittita, moglie di Uria, fu sedotta, violentata e messa incinta dal re Davide, che oltre a ciò, ordinò di uccidere il marito (2 Sam 11,1-27).

Ruth, una moabita, vedova povera, scelse di restare con Noemi ed aderire al popolo di Dio (Rt 1,16-18). Consigliata da sua suocera Noemi, Ruth imita Tamar e passa la notte insieme a Booz, obbligandolo ad osservare la legge e a dargli un figlio. Dalla loro relazione nasce Obed, il nonno del re Davide (Rt 3,1-15;4,13-17). Queste quattro donne questionano i modelli di comportamento imposti dalla società patriarcale. E così le loro iniziative poco convenzionali daranno continuità alla discendenza di Gesù e porteranno la salvezza di Dio a tutto il popolo. Attraverso di loro Dio realizza il suo piano ed invia il Messia promesso. Veramente, il modo di agire di Dio sorprende e fa pensare! Alla fine, il lettore si pone la domanda: “E Maria? C’è in lei qualche irregolarità? Qual è? La risposta ci viene dalla storia di San Giuseppe che segue nel testo di Matteo (Mt 1,18-23).

• Matteo 1,18-23: San Giuseppe, uomo giusto. L’irregolarità in Maria è che rimane incinta prima di convivere con Giuseppe, suo promesso sposo, uomo giusto. Gesù disse: “Se la vostra giustizia non è maggiore della giustizia dei farisei e degli scribi, voi non entrerete nel Regno dei cieli”. Se Giuseppe fosse stato giusto secondo la giustizia dei farisei, avrebbe dovuto denunciare Maria e lei sarebbe stata lapidata. Gesù sarebbe morto. Grazie alla vera giustizia di Giuseppe, nacque Gesù.

4) Per un confronto personale

• Quando mi presento agli altri, cosa dico di me e della mia famiglia?

• Se l’evangelista indica solamente queste cinque donne al lato di oltre quaranta uomini, lui, senza dubbio, vuole comunicare un messaggio. Quale è questo messaggio? Cosa ci dice tutto questo sull’identità di Gesù? E cosa ci dice su di noi?


5) Preghiera finale

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
(Sal 114)

 

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