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TESTO Gustate e vedete come è buono il Signore - 2

don Remigio Menegatti  

XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (16/08/2009)

Vangelo: Gv 6,51-58 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 6,51-58

51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

PREGHIERA DI COLLETTA

O Dio della vita, che in questo giorno santo ci fai tuoi amici e commensali, guarda la tua Chiesa che canta nel tempo la beata speranza della risurrezione finale, e donaci la certezza di partecipare al festoso banchetto del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

In questo giorno santo ci fai tuoi amici e commensali

Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. La “sapienza” di Dio (potremmo riconoscerla nello Spirito?) ha preparato un dono che viene presentato con l’immagine della mensa abbondante, del banchetto di festa, anticipo e annuncio – nella visione cristiana – di un dono più ampio: il Figlio fatto uomo, pane di vita.

Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Gesù utilizza l’immagine del cibo per indicare che la sua vita è donata per far vivere e crescere chi lo accoglie-mangia con fede. La domenica viene preparata per tutti questa mensa della vita: la Parola e il Pane disceso dal cielo ci rendono commensali di Dio.

Come vivo la pasqua settimanale? Il Pane della vita mi aiuta a vivere quanto mi insegna la Parola della vita?

Chiesa che canta nel tempo la beata speranza della risurrezione finale

Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno. Gesù richiama il dono della manna – che grande valore ha avuto per il popolo in uscita dalla schiavitù – per mostrare la superiorità del nuovo dono: lui stesso si fa pane per sfamare quanti lo accolgono con fede. Se la manna ha favorito il cammino verso la libertà e la terra promessa, il Pane disceso dal cielo ci fa entrare nella vita piena di Dio, nella sua comunione senza limiti. In ogni Eucaristia si celebra il dono della Pasqua, si annuncia la morte e risurrezione di Cristo in attesa del suo ritorno, quando si vivrà “il banchetto della vita” nella casa di Dio.

Cosa cerco nella fede: la sicurezza immediata o un dono di vita che va oltre l’oggi? Faccio veramente spazio a Dio, al suo Dono, Gesù? So guardare in lontananza, verso un dono pieno, già promesso e non ancora pienamente condiviso?

Donaci la certezza di partecipare al festoso banchetto del tuo regno

Abbandonate l'inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell'intelligenza. il rischio è che invece di sedere alla mensa della sapienza di Dio, si creda di trovare la gioia e la realizzazione lontani da lui, su strade proprie; anche umanamente il male si rivela come una strada senza uscita, negativa per il singolo e la comunità.

Colui che mangia me vivrà per me Chi mangia questo pane vivrà in eterno. il banchetto eucaristico non esaurisce, ma introduce invece in quello definitivo e pieno che Dio prepara non solo per noi, già discepoli di Gesù, bensì per tutti i popoli. Conoscere e seguire Gesù è camminare già sulla strada giusta

Vivo l’Eucaristia come inizio e anticipo, caparra del banchetto preparato dal Padre nella sua casa per accogliere alla festa della vita tutti i suoi figli?

PREGHIERA CONCLUSIVA

Padre, il tuo Figlio, tua Parola vivente, promette a chi lo accoglie un dono più grande della manna del deserto. Ci offre la vita che non conosce tramonto. Questa vita comincia già a zampillare in noi quando partecipiamo alla mensa dell’Eucaristia e ci nutriamo del Pane vivo. Questo dono è il tuo Figlio che ci ha insegnato a invocarti come Padre nostro che sei nei cieli...

Libri di don Remigio Menegatti

 

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