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TESTO Tre testimoni della gloria del Cristo.

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Trasfigurazione del Signore (Anno B) (06/08/2009)

Vangelo: Mc 9,2-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 9,2-10

2Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». 8E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.

9Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Non è facile superare ciò che San Paolo chiama «lo scandalo della croce». Gesù aveva mostrato non solo la sua divina sapienza, ma anche la sua onnipotenza, operando segni e miracoli. Aveva dimostrato di essere signore della vita, capace quindi di far risorgere i morti. Nonostante ciò ogni volta che egli parla della sua passione, della sua morte crudelissima, della sua fine sulla croce, nasce lo scompiglio tra i suoi e conosciamo anche la reazione di Pietro fa' che, dopo essere stato investito del primato viene chiamato satana! Oggi lo stesso Gesù chiama a sé tre qualificati testimoni e li conduce sul Tabor. Assisteranno stupiti e pieni di meraviglia alla trasfigurazione di Gesù. Le poche note esplicative del Vangelo ci fanno capire che Egli si mostra trasfigurato nella sua gloria, la cima di quel monte si trasforma in un lembo di cielo e Mosè ed Elia fanno corona al Signore. Quella visione contiene un monito di sostanziale importanza: quel Gesù che parla di passione, di morte e di risurrezione, è lo tesso che oggi rifulge di gloria e splendore divino. Ed ecco subito Pietro che si rivolge a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Ancora una volta Pietro non ha capito. Deve ascoltare la voce che viene dal cielo: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete». Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo».

 

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