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TESTO Chi siete andati a vedere?

mons. Antonio Riboldi

III Domenica di Avvento (Anno A) - Gaudete (13/12/1998)

Vangelo: Mt 11,2-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via.

11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

La voce del deserto di Giovanni il Battista, ne aveva fatto di passi tra la gente. Se ne parlava tanto di lui ed in modo contraddittorio. Qualcuno era come folgorato dalla sua persona, dalla sua profezia, dal suo modo di interpretare la vita come missione di profeta di Dio: altri ne discutevano il ruolo, la stessa voce, al punto da meritarsi il titolo terribile di "razza di vipere": ossia gente che come 'le vipere', cercavano di mordere e quindi uccidere il profeta. Ed è lo stesso ai nostri giorni. In tutti i tempi. E la fama di Giovanni il Battista non poteva non arrivare al Gesù di cui Giovanni era il precursore, ossia colui che aveva il compito di aprire la strada: in altre parole aveva avuto da Dio la missione di indirizzare l'uomo alla Verità ed alla salvezza: Gesù, Verbo del Padre.

Alla gente che riportava la meraviglia di avere incontrato il Battista e di essere stati da lui 'battezzati', ossia convertiti, Gesù risponde: Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa siete dunque andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che vestono morbide vesti stanno nei palazzi dei re! E allora che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Si, vi dico anche più di un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: "Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te" ( Lc.11,4-10)

E sono davvero taglienti, attuali le figure che Gesù adopera per dire 'chi non era Giovanni e chi era'. Così come è chiara la definizione che da del Battista e della sua missione. Uno che ha l'incarico di rivolgere un messaggio che viene da Dio stesso e di cui è solo la voce. Uno che non ha particolari qualità o prestigi. Una voce, che annunzia la presenza di Colui che è davvero Figlio di Dio e davanti al quale riconosce la sua povertà, al punto da dirsi indegno anche di sciogliere i lacci dei suoi calzari. In altre parole non era importante lui, ma era essenziale quello di cui era incaricato di annunziare. Da qui la sua 'povertà di uomo' nel suo modo di vestire, di presentarsi, di vivere. 'Una voce' piena di autorità e di contenuto. E quale contenuto!

Non ha nulla, come stigmatizza Gesù, degli uomini che hanno pareri ed opinioni che durano 'lo spazio di un mattino', o che non hanno alcuna autorità nella verità, e cambiano di giorno in giorno, secondo il mutare delle mentalità o dei costumi degli uomini: vere canne sbattute dal vento. E quante ce ne sono! Quello che non si capisce e come tanti corrano a 'vedere' queste canne, fino ad infatuarsi, senza neppure rendersi conto che sono 'canne sbattute dal vento'. E così sono indotti a cambiare pensieri e modi di vivere, divenendo a loro volta 'canne sbattute dal vento'.
Che cosa siete andati a vedere? ci direbbe Gesù.

Oppure uomini che sfoggiano la loro potenza ed il loro prestigio fondato solo su quello che hanno: senza neppure pensare che l'uomo vale per quello che è: ossia la saldezza di un uomo è per quello che vale 'dentro': e normalmente quello che siamo 'dentro' non appare dal prestigio esteriore, ma da una povertà di spirito, come quella del Vangelo. Quante volte ci capita di imbatterci in uomini, donne, all'apparenza semplici, senza importanza, come moderni Giovanni nel deserto, che però emanano una ricchezza di valori che sono la sola grandezza che vorremmo possedere e vorremmo tutti andare a vedere.

Un giorno il beato Card. Schister, arcivescovo di Milano, proprio prima di morire, essendo a Venegono, venne pregato dai suoi teologi di dire loro qualche parola che sia messaggio di vita. Presso a poco cosi disse: "ricordatevi, la gente quando passa davanti alle vostre chiese magari ricche di grandi liturgie, non si ferma. Quando passa davanti ai vostri oratori così pieni di modi di divertirsi, non si ferma. Ma quando passa vicino ad un Santo, si ferma".
Ed è così oggi.

Se in questa vigilia di Natale, vado nelle grandi città, rimango stordito dalle mille luci, dalle vetrine che sono davvero fantastiche. Non sono il 'deserto di Giovanni'. E' il trionfo dell'apparire che non capirà mai la bellezza dell'uomo, del profeta.

Ed invece abbiamo bisogno, sinceramente bisogno di incontrare sulle strade di questo mondo, in questo Natale, qualcuno, un Giovanni, che sia la via alla Vita, all'Amore, alla Verità, che è Cristo.

Se dovessi esprimere un desiderio vorrei incontrare dei Santi sulle strade che percorrerò in questi giorni: oppure incontrare dei poveri su cui piegarmi come Cristo e seminare amore. In modo che se mi chiedessero "che cosa hai visto nel deserto di questo mondo?" possa rispondere: "la bellezza di Dio".

 

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