PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Guardiamo verso l'alto

mons. Antonio Riboldi

mons. Antonio Riboldi è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

Ascensione del Signore (Anno C) (24/05/1998)

Vangelo: Lc 24,46-53 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 24,46-53

46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. 49Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».

50Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia 53e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

C'è un bellissimo proverbio indiano, mi pare, che dipinge bene 'la speranza'. Dice il proverbio: "Sotto le nuvole, tutto è scuro: sopra le nuvole splendono mille soli".

Si respira facilmente un senso di malessere, di pessimismo, come se tutto stesse crollando e gli uomini, noi uomini, avessimo perso ogni dignità, ogni traccia di bellezza che avrebbe dovuto renderci il 'sole' su questa terra e non solo.

"Facciamo tutti schifo": fu l'esplosione di un giovane, commentando fatti e persone un giorno. "E' vero, agli occhi degli uomini, può darsi che abbiamo tante di quelle incongruenze o atteggiamenti da fare ribrezzo - risposi - ma basta incontrare un uomo di Dio, una persona che ha il volto splendente come il volto di Mosè perché ha stampato la luce dell'amore, ed allora è come vedere affacciarsi il sole sul nostro fango: ritroviamo che sotto il nostro fango, ce tanta bellezza. Basta lavarsi e bene!"

Anche il nostro meraviglioso mondo di Internet, può diventare 'la pattumiera' di chi non conosce altro che l'immondezza. Ma su Internet ci sono tanti "soli" che fanno di Internet uno stupendo cielo stellato.

Bisogna saper guardare allora sopra le nuvole e contemplare i mille soli. Ho fatto questa premessa, volendo dire una parola sulla festa di oggi: Gesù ascende al cielo: ossia 'torna a casa'. Per un grande amore, che riesce la più incredibile meraviglia da contemplare, Dio ha voluto mettersi nei nostri panni per tirarci fuori proprio dai nostri panni; panni sporchi senza alcun riflesso di cielo. E Gesù i nostri panni sporchi li indossò proprio tutti, senza però farsi macchiare, fino alla più grande ignominia – che era il gesto più sublime dell'amore – quello di finire appeso ad una croce.

Sembrava davvero che la terra quel venerdì santo fosse precipitata in un abisso da cui non era possibile uscire: ed invece da quelle nubi spuntò il sole della resurrezione: per Gesù e quindi per noi. Tanto che ora anche noi possiamo essere uno di quei soli che danno vita alla terra.

Ha fatto non poca fatica Gesù a persuadere quanti aveva scelto perché Gli stessero vicini per tutto il tempo della sua missione in terra, fino alla resurrezione, divenendo poi non solo preziosi testimoni, ma apostoli capaci di 'sollevarci da terra', nonostante le nostre miserie e farci conoscere così la bellezza di essere gente 'da cielo' e non 'da pattumiera'.

Quando venne per Gesù il tempo di tornare al Padre così si congedò dai suoi: "Sta scritto: il Cristo dovrà patire e resuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.

E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso (lo Spirito Santo): ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto.

Poi li condusse fuori, verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia: e stavano sempre nel tempio lodando Dio" (Lc.24,46-53).

Davvero dovremmo abituarci a guardare verso l'alto per non smarrirci nelle cose di questo mondo e provare quindi gioia, tanta gioia.

Andai a visitare un ammalato, costretto da anni a letto. Mi meravigliò la sua grande serenità, nonostante la lunga e dolorosa malattia. Mi rispose: "La mia forza viene dall'Alto: per questo ringrazio Dio che mi ha costretto a vivere guardando sempre verso l'alto".

Ed è cosi, ogni volta che mi prende la tentazione di farmi oscurare il cuore dai tanti mali del nostro tempo, alzo lo sguardo oltre queste nuvole, a cercare i tanti soli che per fortuna sono tra di noi. E sono davvero tanti. Bisognerebbe che i mass media o i nostri linguaggi, dessero spazio alle tante cose belle che succedono ogni giorno tra di noi. E non avviene forse perché non sanno puntare l'occhio delle telecamere verso 'l'alto', costringendoci così a vedere solo ciò che addolora ed è l'inferno della terra. Ma cercate, verrebbe voglia di gridare, il bello, il buono, il santo che è tra di noi e fatecelo vedere: raccontatecelo. E' come sentire Dio tra di noi. E la vita diventa altra cosa.

 

Ricerca avanzata  (54028 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: