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TESTO A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea

don Remigio Menegatti  

V Domenica di Pasqua (Anno B) (10/05/2009)

Vangelo: Gv 15,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 15,1-8

1«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

PREGHIERA DI COLLETTA

O Dio, che ci hai inseriti in Cristo come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché amandoci gli uni agli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di santità e di pace. Per il nostro Signore...

Ci ha inseriti in Cristo come tralci nella vera vite

(Saulo) raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore. Paolo non è tra i discepoli della prima ora, non consce Gesù nella sua vita terrena. Lo incontra dopo la risurrezione e viene anche lui unito a Cristo, come un tralcio innestato sulla vite

Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Saulo, come altri, viene potato da Dio, reso tralcio vivo nella vite che è Cristo, diventa suo discepolo e apostolo, testimone tra i popoli non ebrei; la sua vicenda, che chiamiamo “conversione”, manifesta questo operare di Dio per portare ogni figlio suo alla piena comunione con Gesù Risorto

Vivo il mio battesimo come un innestarmi in Cristo, per diventare vite vera insieme con lui?

donaci il tuo Spirito

La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero: è la Trinità all’opera. Dio innesta in Cristo ogni credente che si lascia guidare dallo Spirito, per una crescita non solo quantitativa, ma soprattutto in qualità.

Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. E’ questo il dono grande che lo Spirito continua a offrire: tenerci legati a Cristo per “portare frutto”, per vivere al meglio i doni della sua grazia, tra i quali è anche e soprattutto la Parola: se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi: è la condizione per essere uniti, alimentati dalla Parola come linfa' che fa crescere

Invoco ogni giorno lo Spirito? Mi lascio guidare da lui? Ascolto la sua voce che fa rivivere in me le parole e la grazia di Cristo?

diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di santità e di pace

Si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva. in ogni tempo i credenti sono “primizie di nuova umanità” se vivono seriamente e con gioia il Vangelo come la notizia di un mondo migliore, unito nell’amore che – anche se non riconosciuto – ha sempre la sua origine ultima in Dio

Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto. La vita del credente acquista significato dalla comunione in Cristo, dalla sempre più vera e intensa sintonia con lui; e ciò realizza il progetto d’amore di Dio Padre. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Si diventa discepoli continuamente, quando si lasci scorrere in noi la “linfa” vita dello Spirito, che trasforma la Parola di Dio in vera gioia.

Il cammino della Quaresima, prima, e della Pasqua, poi, ha creato in me una più intensa comunione con Dio? La sua Parola è davvero la forza per essere nella vite quotidiana seme di una nuova umanità?

PREGHIERA CONCLUSIVA

Padre, sei tu che coltivi la vera vite, di cui anche noi siamo parte viva se rimaniamo uniti al tuo Figlio e lasciamo operare in noi lo Spirito che ci rende capaci di portare frutto a lode e gloria di te. A te ci rivolgiamo con gioia e fiducia perché abbiamo scoperto sempre meglio che sei amore. Come Gesù ci ha insegnato, così ti invochiamo: Padre nostro che sei nei cieli...

Libri di don Remigio Menegatti

 

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