TESTO IV Domenica del Tempo Ordinario
padre Paul Devreux è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (03/02/2002)
Vangelo: Mt 5,1-12a
In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».
Mt.5,1-12.
Gesù vede nelle folle tanti poveri, afflitti, miti, diseredati, scoraggiati e perseguitati. Gesù vede le sofferenze di tutti noi e le condivide!
Prende la parola e sembra che sogni ad occhi aperti. Come fa a dire beati coloro che visibilmente non lo sono?
Gesù rinnova la promessa che Dio fece ad Abramo e la universalizza.
La beatitudine nasce da ciò che Gesù vive e c'invita a vivere: l'essere figli di Dio. Questa proposta è una promessa che Dio fa a tutti i poveri, a tutti quelli che riconoscono di avere bisogno di lui.
A quale di queste categorie appartengo io oggi? I poveri, i miti, i delusi? Per ognuno il Signore promette una beatitudine che si concretizza nel toccare con mano la sua Paternità.
Signore io dico anche: Beato chi si fida di te, perché lo vedo quanto hai a cuore la vita dei tuoi poveri.