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TESTO Commento su Giovanni 3,1-2

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della II settimana di Pasqua (20/04/2009)

Vangelo: Gv 3,1-2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù di notte, e gli disse: “Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui”.

Come vivere questa Parola?

Nicodemo è un uomo in ricerca, che non accetta supinamente il rifiuto di Gesù come gli altri Giudei del suo gruppo. Per questo vuole un incontro personale, vuole poterlo guardare negli occhi e rivolgergli quelle domande che ha nell’anima, soprattutto dopo aver visto i miracoli compiuti dal Maestro.

Tuttavia, Giovanni, nel suo racconto, ci rivela alcuni particolari non indifferenti per capire il tipo di relazione scelto da questo capo religioso. Va da Gesù di notte, forse per non compromettersi più di tanto. La dinamica delle sue domande non approda a un incontro d’anima. Lui, infatti, è uno stretto osservante della Legge e ciò gli impedisce di abbandonarsi a un insegnamento che viene dallo Spirito. Il suo discorso, il susseguirsi dei suoi interrogativi, rivelano il desiderio di non perdere la faccia di fronte al contesto religioso in cui vive. E la Parola di Gesù non riesce a trovare accoglienza nel cuore di un uomo in ricerca, ma troppo preoccupato di sé, desideroso di certezze.

Il Maestro tenta di farlo uscire dai suoi schemi mentali, indicandogli la via dell’Esodo, dello sradicamento, del cambio, ma il dialogo non decolla. Quella notte, Nicodemo non vedrà una luce nuova.

Anche noi, a volte, stiamo di fronte a Dio in modo ‘ingessato’, dentro le nostre idee. Ci teniamo troppo alla nostra tranquillità. Il nuovo ci fa paura. Guardando a Colui che “ha fatto nuove tutte le cose” siamo più spaventati che illuminati.

Oggi, allora, pregherò lo Spirito di fortezza che mi aiuti a chiamare le cose per nome e a decidermi per quella conversione di rotta a cui mi richiama il cammino pasquale.

La voce di un biblista

Non si accede al regno di Dio per mezzo di uno studio supplementare o di un’osservanza più scrupolosa dei precetti: il regno esige una vera rinascita.
H. Van den Busche

 

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