PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Indossiamo una veste bianca

mons. Antonio Riboldi

Battesimo del Signore (Anno C) (11/01/1998)

Vangelo: Lc 3,15-16.21-22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 3,15-16.21-22

In quel tempo, 15poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

21Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Anzitutto un saluto e di cuore a tutti quanti oramai considero amici e che incontro sul mio sito.

Di questa mia presenza in Internet ne hanno parlato tanto i giornali: uno di loro "il Giornale", ha dedicato quasi una intera pagina. E tutti trovano che sia un'ottima cosa la presenza di un Vescovo in questo 'vastissimo oceano' di Internet, dove possiamo incontrare di tutto, dalle meraviglie delle buone notizie, alla possibilità di esprimere il proprio pensiero o la propria adesione o lode o biasimo a qualcuno, fino alla possibilità di usare questo stupendo mezzo di comunicazione come un infame mezzo di turpitudini.
Direbbe Dante: "Non ti curar di loro, ma guarda e passa!"

Certo fa male, tanto male che subito l'uomo sfrutti la scienza, che è un dono di Dio, per andare contro il bene dell'uomo.

Sapete quanta gente mi visita ogni giorno? Più di venti, tanto che in otto mesi di vita il mio sito e già stato visitato da più di cinquemila persone.

A tutti un grazie di cuore. E l'augurio che ci facciamo per questo nuovo anno è che possiamo tutti, ciascuno per la sua parte, essere costruttori di bene, di pace, di giustizia. E' questo il succo del messaggio di pace che il S. Padre lancia a tutti per il 1998. E sappiamo che la pace è un dono che Dio certamente dà quando incontra uomini dal cuore buono, non superbo; cuori che siano umili e vuoti di sè, come la grotta di Betlemme, e dove Dio può tranquillamente prendere dimora. E Dio solo sa quanto tutti abbiamo bisogno di trovare in noi e attorno a noi gente di pace! "Cosa possiamo fare?", si domanda tanta gente di buona volontà. Nessuno è chiamato a riempire il mare, ma tante gocce lo riempiono. Il che vuol dire che se ognuno di noi dà la sua goccia, davvero si fa il miracolo di riempire non solo il mare, ma l'oceano.

C'è un proverbio che dice: "Una candela accesa può accenderne mille spente. Ma mille candele spente non possono accenderne una!"

E noi cristiani chiudiamo questo tempo 'natalizio' con la festa del Battesimo di Gesù, ossia con l'inizio della sua missione tra noi, dopo la sua nascita e la sua crescita nella casa di Nazaret, ossia con la seria preparazione che la sua missione di Figlio inviato dal Padre per salvare tutti noi chiedeva. E così racconta Luca il suo battesimo, ossia questo inizio della sua missione: "Quando tutto il popolo fu battezzato da Giovanni e mentre Gesù, ricevuto anche lui il Battesimo; stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di una colomba e vi fu una voce dal cielo: Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto".

E' chiaro che Gesù non aveva proprio bisogno di calarsi nelle acque del Giordano per liberarsi dal peccato, essendo figlio di Dio, ma volle con questo gesto presentarsi come uno di noi agli occhi del Padre, ossia togliersi di dosso il peccato che rende impossibile un rapporto filiale con Dio.

Questo calarci nella fonte lo abbiamo conosciuto tutti nel giorno del nostro Battesimo e quel giorno anche noi siamo stati lavati da ogni peccato, siamo tornati immacolati agli occhi del Padre, come figli carissimi, e ci siamo rivestiti delle vesti bianche dei figli che abbracciano la vita come uno 'stare agli occhi di Dio': ciò che sarà in fondo la vita eterna cui siamo destinati.

Tanti di noi quella veste bianca di figli se la portano addosso con grande cura, sono la persone buone che si guardano bene da ogni atto che sia 'fango' sul bianco, il peccato. E ci sono tantissimi che, magari pur non volendolo, viaggiando in questo mondo di fango, si trovano la veste bianca del battesimo, a sera, che è quasi irriconoscibile. Ma subentra il pentimento e la confessione a riportarla al candore. E ci sono altri, speriamo pochi, che non sanno neppure più di averla...Ossia si sono dimenticati di avere un Padre e di essere 'figli' e vivono come esiliati scontenti.

Rimane un augurio ed una preghiera: che tutti rivestiamo quella veste candida che abbiamo ricevuto nel Battesimo e la conserviamo con cura.
Auguri, amici. Dio vi benedica.

 

Ricerca avanzata  (54094 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: