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TESTO Commento su Is 58,9-11

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato dopo le Ceneri (28/02/2009)

Brano biblico: Is 58,9-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 5,27-32

27Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». 28Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.

29Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. 30I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 31Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Dalla Parola del giorno

Così dice il Signore: “Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il pntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà tra le tenebre la tua luce, la tua oscurità sarà come il meriggio”.

Come vivere questa Parola?

Isaia è considerato uno tra i maggiori profeti dell'Antico Testamento, forse il più grande. Egli è un Evangelista! Un predicatore dell'Antico Patto che più di tutti gli altri profeti si avvicina al Nuovo Testamento. Le sue profezie riguardanti il Messia, appaiono tra le più chiare predizioni concernenti i tempi messianici.

Gesù stesso lo cita nel suo intervento alla Sinagoga di Cafarnao aggiungendo proprio al brano odierno la parola “oggi”, cioè la conferma di un’attualizzazione di ciò che era stato annunziato nei tempi lontani. In quel momento, quello che ha predetto il profeta diventa costitutivo della figura del Cristo.

Il capitolo 58 dell’odierna liturgia, inoltre, pone l'enfasi sul digiuno. Il vero digiuno che Dio gradisce non è quello praticato dagli Israeliti, la vera devozione consiste nello spezzare le catene della malvagità, nello sciogliere i legami dell'oppressione, nel dividere il pane con gli affamati, dare un tetto a chi non l'ha e coprire chi è nudo!

Il vero digiuno consiste in opere di giustizia, di misericordia e di carità! I veri ambiti di conversione sono la carità fraterna e un vero senso di onestà nei riguardi degli emarginati e la santificazione del giorno del Signore, in questi tempi piuttosto disatteso. L’itinerario ascetico del cammino quaresimale ci ripropone, invece, la santificazione della domenica. In questo giorno, pasqua settimanale, è proprio del cristiano dedicare tempo alla preghiera e alla Parola. E, in tal modo, proclamare la signoria di Dio sulla propria esistenza e nel proprio cuore.

Oggi, in un momento di preghiera più prolungata, affiderò al Signore la mia vita e gli chiederò di venire ad abitare nella mia casa, che cercherò di rendere accogliente attraverso la cura dei più poveri e il digiuno che a lui piace.

Le parole di un biblista

Potremmo riformulare la lieta notizia di Gesù in questi termini: Dio ama ogni uomo, senza differenze, dunque ogni uomo conta, ogni uomo è prezioso. Non ci sono di fronte a Dio emarginati, anzi gli ultimi sono per lui i primi. Una notizia, questa, che rende di colpo ingiustificate tutte le emarginazioni che noi costruiamo di continuo, e che dà ai poveri e agli esclusi una dignità capace di scuoterli, capace di infondere dignità e speranza.
Bruno Maggioni

 

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