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TESTO Alleanza

don Marco Pratesi  

I Domenica di Quaresima (Anno B) (01/03/2009)

Brano biblico: Gen 9,8-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,12-15

12E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Il diluvio rappresenta il momento in cui la creazione sta per tornare là da dove è venuta, l'informe caos iniziale: essa è sul punto di tornare al nulla. Questa inversione rispetto alla direzione impressa dall'atto creatore è da ascriversi alla cattiveria umana (cf. 6,5; 8,21), che è in grado di trascinare con sé nella morte l'intera creazione. Esiste, nel bene e nel male, una misteriosa ma reale solidarietà tra la creatura umana e le altre creature.

Questo cammino verso la morte, tuttavia, non arriva a compiersi. Eleggendo Noè, Dio interviene a interromperlo. La distruzione totale viene sfiorata ma non raggiunta, e la cattiveria umana non arriva a distruggere la terra. E' evidente che si tratta di un atto gratuito, unilaterale, come è sottolineato nel nostro brano attraverso l'amplissimo ricorso al concetto di alleanza (vv. 9,11,12,13,15,16,17). Dio si prende un impegno con ogni uomo, indipendentemente dalla sua razza, religione, etc. e, tramite lui, con ogni vivente sulla terra (vv. 11-13; 15-17): non lascerà che la malizia umana distrugga la terra. Di questo impegno è segno cosmico l'arcobaleno.

E' anche vero, d'altra parte, che il piano misericordioso di Dio passa attraverso la "bontà" di Noè, che "trova grazia agli occhi di Dio" (6,8). Per suo tramite il mondo riesce a salvarsi dalla rovina totale e la vita sfugge alla morte: è il mistero di Cristo già operante.

Da quanto detto emerge chiara l'indicazione del cammino: occorre continuamente rimettere a fuoco il fatto che la vita, nostra e del mondo, è minacciata dalla cattiveria e poggia essenzialmente sulla gratuità divina, e sul perdono. Al tempo stesso, siamo invitati a essere, come Noè, strumenti di questa grazia salvante. Ancora una volta azione di Dio e dell'uomo vanno insieme, ed è anzi proprio la presa di coscienza dell'impegno unilaterale assunto da Dio che deve suscitare il nostro impegno per la vita, insieme a ogni uomo di buona volontà. L'itinerario quaresimale in fondo non è che questo.

I commenti di don Marco sono pubblicati dal Centro Editoriale Dehoniano - EDB nel libro Stabile come il cielo.

 

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